Il virus, che compromette la funzionalità epatica, si diffonde solitamente attraverso cibo o acqua contaminata da materia fecale. L’epatite A ha un lungo periodo di incubazione, fino a 28 giorni, e ciò significa che la gente può diffondere la malattia prima che gli infetti ne siano a conoscenza.
L’ufficio della Contea, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha fatto sapere che gli esperti devono ancora determinare cosa ha causato l’epidemia ciò non consentendo ancora dati certi sui “movimenti” del virus. Non si può escludere, pertanto, che l’infezione possa arrivare in Europa dove comunque non è stato segnalato nessun caso di questo genere.