La sospensione del conio delle monetine dal 1 gennaio 2018 è prevista dall’emendamento del Pd, che vede come primo firmatario Sergio Boccadutri, contenuto nella cosiddetta “manovrina”. Nella legge Finanziaria sarà, probabilmente, contenuta una nuova norma per fare marcia indietro, perché, a differenza di quanto annunciato nei mesi scorsi, l’Italia non smetterà di coniare le monete da uno e due centesimi. Non può.
Il potere di decidere o meno la circolazione legale di pezzi della moneta unica non è dei parlamenti nazionali, bensì del Consiglio europeo. Non si può impedire ad uno spagnolo o ad un tedesco di usare le monetine in Italia. La commissione Finanze del Senato ha, inoltre, ipotizzato il rischio che lo stop alle monetine possa comportare un aumento dei prezzi, che colpirebbe soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Le monetine, infatti, avrebbero ancora corso legale ma si arrotonderà per eccesso o per difetto al multiplo di cinque centesimi più vicino.
Sospendere il conio di quelle monete, poi, non produrrebbe alcun risparmio, perché la Zecca sarebbe costretta ad aumentare la produzione per le monete da cinque centesimi, azzerando il risparmio di 23 milioni di euro relativo alla cancellazione delle monetine, previsto dall’emendamento. Quindi, bentornate, monetine!
si dovrebbero fare 1 euro di carta! come si fa per i dollari e allora sì che la moneta riacquisterebbe il reale valore!