Il ministero dell’interno ha deciso l’espulsione di un cittadino marocchino per motivi di sicurezza dello Stato. Si tratta di un 37enne, detenuto per reati comuni. In carcere aveva manifestato il proprio compiacimento in occasione dell’attentato al Museo del Bardo di Tunisi, e aveva aggiunto che non avrebbe avuto difficoltà ad entrare nello Stato Vaticano per compiere atti violenti o ad avvelenare la rete idrica di Roma.
Italia espelle marocchino: voleva avvelenare lʼacquedotto di Roma
Il ministero dell’interno ha deciso l’espulsione di un cittadino marocchino per motivi di sicurezza dello Stato. Si tratta di un 37enne, detenuto per reati comuni. In carcere aveva manifestato il proprio compiacimento in occasione dell’attentato al Museo del Bardo di Tunisi, e aveva aggiunto che non avrebbe avuto difficoltà ad entrare nello Stato Vaticano per compiere atti violenti o ad avvelenare la rete idrica di Roma.
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Ed è stato espulso? Col rischio di poter fare quello che voleva fare altrove, che vergogna questo andava tenuto in carcere a vita, magari nel suo paese.
Tra l’altro senza pubblicare il nome… Ma siccome le buone maniere come le espulsioni non portano frutti (la delinquenza marocchina e musulmana in genere dilaga in proporzione alle presenze arabe in Europa) io consigliere di prendere spunto da Israele: tu fai una cosa a me e io ne faccio due a te e alla tua famiglia. Voglio vedere poi gli eroi con il sogno delle famigerate 40 vergini se abbiano più voglia di fare i martiri!!!