Al rientro dalla pausa estiva le maestranze hanno trovato il cantiere di Via Ligea sbarrato ed una comunicazione della società con cui si preannuncia l’applicazione degli ammortizzatori sociali. Niente di ufficiale, al momento, ma se non si riprende a lavorare gli operai di Porta Ovest sono tutti destinati alla cassa integrazione.
Il fatto è che la Salerno Porta Ovest scarl, società collegata alla Tecnis che si è aggiudicata l’appalto per le gallerie, è stata dichiarata insolvente dal Tribunale di Catania il 20 giugno scorso ed è stata attratta- insieme ad altre società consorelle rientranti nell’orbita Tecnis- nell’amministrazione straordinaria concessa l’8 giugno dal ministero dello sviluppo economico. Ciò ha spinto il commissario della galassia societaria di Tecnis, il prof. Francesco Ruperto, ad emettere oggi un invito a manifestare interesse ad agevolare le proprie valutazioni.
In altre parole, chi entro il prossimo 29 settembre risponderà alla procedura di invito, dovrà proporre un programma di recupero dell’equilibrio economico dell’attività imprenditoriale o tramite cessione unitaria dei complessi aziendali dell’impresa con la prosecuzione dell’esercizio dell’impresa stessa; oppure tramite la ristrutturazione economica e finanziaria dell’impresa sulla base di un programma di risanamento. Il tutto per rimettere in sesto le società che fanno capo a Tecnis- e dunque anche la Porta Ovest scarl- e consentire la ripresa dei lavori nei cantieri.
Nel frattempo, Spinelli della Feneal Uil fa sapere che chiederà al commissario Ruperto rassicurazioni sulla tenuta dei livelli occupazionali, un cronoprogramma dei pagamenti pendenti ai fornitori e delle opere da ultimare nel cantiere di Porta Ovest. Da subito si respinge ogni ipotesi di cassa integrazione per le maestranze.
Fonte LIRATV.COM