Provocazione o convinzione, cambia poco. L’uomo infatti afferma di lavorare per la Cooperativa Lai-momo, attiva sul territorio bolognese su temi come immigrazione e istruzione. La Cooperativa spiega di non poter verificare se l’utente lavori effettivamente per loro ma nell’attesa si smarca: “Qualora fosse un nostro dipendente è ovvio che noi riteniamo gravissime, assolutamente, le dichiarazioni che lui ha postato. Qualora fosse un nostro dipendente e domani verificassimo la corrispondenza eventuale con la cooperativa, prenderemo tutti i provvedimenti possibili. Se fosse davvero un nostro dipendente riterremmo incompatibile ogni forma di collaborazione”.
Intanto la consigliera leghista Lucia Borgonzoni vuole denunciare il giovane alla Questura: “È una frase di una gravità inaudita e il fatto che a questo ragazzo sembri normale scriverlo mi preoccupa e non poco, per questo farò segnalazione in questura. Un’altra utente mi ha detto di averlo subito segnalato agli amministratori di Facebook. Se poi davvero lavorasse per la Cooperativa Lai-momo, auspico che venga allontanato immediatamente. Farò una serie di interrogazioni, sulla scelta e controllo dei mediatori culturali in città”.
Fonte LiberoQuotidiano.it
LA PRECISAZIONE DELLA COPERATIVA SOCIALE LAI MOMO