Il Giappone: “Minaccia senza precedenti”
“Il missile ha attraversato il nostro spazio aereo” ha dichiarato il premier di Tokyo Shinzo Abe prima di presiedere una riunione di emergenza rassicurando che “sarà fatto ogni sforzo possibile per proteggere la popolazione giapponese”. Il capo di gabinetto del governo giapponese Yoshihide Suga ha condannato il lancio del vettore definendo l’evento “una grave minaccia senza precedenti alla sicurezza del Giappone” aggiungendo che il governo di Tokyo continuerà a cooperare con gli Stati Uniti e la Corea del Sud sulla sicurezza militare. Suga ha quindi riferito che non sono stati segnalati danni e che non si ha notizia di oggetti caduti sul territorio nipponico, ne’ risultano incidenti occorsi a navi o alle rotte aeree.
2700 chilometri in volo
Fonti militari sudcoreane hanno confermato che quello lanciato dai nordcoreani e’ un missile balistico che ha percorso 2,700 km e raggiunto un’altezza massima di 550 km. Le stesse fonti hanno aggiunto che gli Usa stanno analizzando il lancio insieme alla Corea del Sud. L’ipotesi degli analisti è che possa trattarsi di un nuovo vettore a gittata intermedia, potenzialmente in grado di minacciare anche la base americana sull’Isola di Guam.
I caccia di Seul si alzano in volo
La Corea del Sud, in risposta, ha tenuto manovre aeree con quattro caccia F-15 che hanno sganciato otto bombe Mk-84 su target al Pilseung range, campo militare sulla costa orientale: il portavoce presidenziale ha detto che il direttore della sicurezza nazionale Chung Eui-Yong ha avuto un colloquio con la controparte americana McMaster sull’ultima “provocazione” del nord.
Riunione d’urgenza del Consiglio di sicurezza Onu
Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si riunira’ oggi d’urgenza su richiesta di Usa, Corea del Sud e Giappone “sulle minacce a pace e stabilita’” per l’ultimo missile balistico lanciato in mattinata dalla Corea del Nord. Il presidente Donald Trump e il premier nipponico Shinzo Abe hanno avuto una telefonata sulla vicenda, convenendo di tenere viva la pressione su Pyongyang.
Pyongyang a Onu: “Discutere esercitazioni Usa-Sud
La Corea del Nord dal canto suo vuole portare sul tavolo del Consiglio di sicurezza le sue proteste contro le esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud, definendole sconsideratamente provocatorie in un momento in cui le tensioni nella penisola coreana sono “come una bomba a orologeria”. In una lettera inviata venerdì e resa pubblica ieri sera, l’ambasciatore nordcoreano all’Onu, Ja Song-Nam, chiede al presidente del Consiglio di sicurezza, l’egiziano Amr Abdellatif Aboulatta, di calendarizzare una discussione sull’argomento e afferma che tali esercitazioni sono come “benzina sul fuoco”.
L’ultimo test di Kim
Gli ultimi lanci-provocazione del regime di Kim Jong-Un risalgono alla notte tra venerdì e sabato scorsi in Europa (sabato mattina in Corea del Nord): tre missili balistici a corto raggio sono stati lanciati nell’arco di 30 minuti. Uno è esploso subito mentre gli altri due hanno percorso circa 250 chilometri prima di cadere nel mar del Giappone nonostante i vettori nordcoreani non avessero minacciato la sicurezza nazionale, il premier aveva chiesto alle forze di autodifesa di rimanere in stato di allerta. Il Giappone è stato in grado di monitorare i movimenti tramite il proprio sistema satellitare j-alert.