“I numeri dell’osservatorio anagrafe dell’edilizia scolastica del Ministero – sottolinea – sono allarmanti per l’intero territorio provinciale. La metà degli edifici senza il certificato di agibilità, è come andare a scuola in zone di guerra. Nella città capoluogo solo una scuola è in regola con la normativa antisismica”.
“Non si utilizzino giochi di parole e nessuno si scandalizzi: è a rischio la vita dei giovani salernitani. Ci sono responsabilità enormi negli uomini politici che da venti anni occupano le Istituzioni salernitane, questo dramma è lo specchio del sistema di potere deluchiano che ha curato l’immagine e poco la sostanza dei problemi”.
“Si lavori subito alle soluzioni. La Provincia di Salerno – dichiara Amatruda – chieda a Palazzo Santa Lucia le risorse programmate, la delibera n. 491 del 21/10/2015 ha sottratto 30 milioni di euro ai progetti di edilizia scolastica della Regione Campania, almeno 5 milioni erano per Salerno.
Con Forza Italia ed il capogruppo Armando Cesaro avviammo una ‘sfida verità’. Si recuperino le risorse (erano nella delibera 22 del 26 01 2015, giunta Caldoro) e si lavori per recuperare altri fondi europei”.
“Nella città capoluogo ci si interroghi sulle priorità. La Commissione Trasparenza, con il Presidente Cammarota, porti in Consiglio comunale la discussione. Dal confronto nascano le soluzioni. Solo una classe dirigente inadeguata può impegnare milioni e milioni di euro nelle luminarie e trascurare la sicurezza.
Negli anni si poteva immaginare di reperire risorse per la messa in sicurezza degli edifici. La maggioranza si impegni, da subito, a trovare risorse nel bilancio. Si inizi – suggerisce Amatruda – facendo cassa con le partecipate. Senza aumentare il costo del servizio si destini, ad esempio, il 15 % delle entrare di Salerno Mobilità alla edilizia scolastica. Un’ intesa fra la società e l’amministrazione comunale può prevedere un meccanismo utile” conclude Amatruda.