“L’omicidio in cui è rimasto vittima Antonio Esposito Ferraioli è sì riconducibile ad ambienti di criminalità organizzata in un territorio dilaniato da aspre guerre fra clan camorristici, ai quali la vittima era totalmente estranea ed ai quali, con la sua stringente azione rivendicatoria sindacale, aveva osato dar fastidio”.
Antonio Esposito Ferraioli, dunque, si era contrapposto al malaffare, lo aveva denunciato, ne aveva parlato al punto da smuovere le acque, ed ha pagato con la sua vita quel nobile impegno. La sua morte è rimasta ferita aperta nel cuore della nostra città, un paese che oggi più che mai vuole vivere nella legalità e che nei confronti della criminalità organizzata ha posto un’opposizione ferma, decisa e che ci vede impegnati in prima linea. Pagani non dimentica il sacrificio del caro Tonino, non dimentica i suoi insegnamenti, non dimentica la passione e il coraggio che lo hanno contraddistinto nella sua attività di sindacalista. E non lo dimenticherà mai.
Il Sindaco – Salvatore Bottone