Appena sono arrivato ho avuto un colloquio con Fabiani e non mi sono piaciute le cose che ci siamo detti. Non è possibile essere mandato via dopo poche settimane dalla firma del contratto. Per me è un chiaro segnale, non è possibile mettersi d’accordo e poi tornare indietro. Anche in campo, poi, si sono susseguite cose poco chiare».
A dirlo Daniel Adejo intervenuto a Radio Bussola 24. La decisione finale, ovvero quella di dividere le strade dopo pochissimo tempo, non è stata della società. E Adejo ci tiene a sottolinearlo: “Non è stata la società a mandarmi via, sono stato io a decidere di andar via. Non stavo bene qui, questa è la verità. Ho capito dopo il primo colloquio col direttore che qui non era il posto giusto per me. Cosa mi ha detto? Faccende economiche, anche di più. Però lasciamo stare. Dopo tre settimane, ripeto, non possono esserci problemi. Se mi ha chiesto di rivedere gli accordi? No, non voglio aggiungere altro. Dico soltanto che ho avuto dei segnali chiari dopo essermi presentato con umiltà. Non sono un ragazzino della Primavera, nella mia carriera ho sempre giocato e mi dispiace che qualcuno dica cose non vere. Ho parlato un po’ con tutti per capire i motivi ma trovavo sempre un muro davanti a me. Non voglio rovinare tutti i sacrifici che ho fatto nella mia vita, mi ritengo un ragazzo intelligente e non mi andava di stare qui giusto per. Quando firmo qualcosa lo faccio con convinzione”.
Fonte Radio Bussola 24 (da solosalerno.it)
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