I difensori avversari possono essere i pirati di Capitan Uncino, con i quali ingaggiare duelli avvincenti, col pallone anziché le spade; i compagni di squadra possono essere i suoi bimbi sperduti, pronti a tutto per aiutarlo; la sua polvere magica (quella che lo fa volare e gli permette di fare piroette ed acrobazie) è senza dubbio il gol. Senza di quello l’ex Cesena non sa proprio stare.
Alejandro Rodriguez, spagnolo, anzi catalano di Terrassa, classe ’91, prodotto della cantera dell’Espanyol (l’altra squadra di Barcellona) nei primi anni della sua carriera adorava il centrocampista Redondo e provava ad emularne le giocate. Col tempo, poi, ha compreso che si trovava a proprio agio qualche metro più avanti e che il suo mestiere sarebbe stato quello di bucare le difese avversarie. Con grinta, attaccando quasi con ferocia, ma anche con tecnica.
Agli esordi c’era chi lo paragonava a Shearer, a Batistuta, di recente è stato accostato anche a Diego Costa, un altro che non si tira mai indietro, che fa a sportellate con gli avversari, che si sbatte e si danna l’anima finchè c’è una palla che rotola e che può essere buttata in rete.
Dopo l’esperienza all’Espanyol (con cui non ha esordito in prima squadra), Rodriguez si è messo a girare l’Europa intera alla ricerca dell’opportunità giusta, a soli 18 anni. Qualche provino in Germania, un passaggio in Francia. Ma l’Isola che non c’è per lui diventa Cesena, soprattutto dopo una partitella da sogno con la Primavera bianconera: quattro gol e la firma sul primo contratto ufficiale. Dopo qualche mese (era la stagione 2010/11), il club decide addirittura di lanciarlo in Serie A, contro la Juventus (i bianconeri vincono 3-1 e stavolta Rodriguez resta all’asciutto).
Tra un’esperienza in prestito al Pavia (2 gol in 18 partite di Prima Divisione) e parecchi infortuni, l’esplosione di Rodriguez è più lenta di quanto l’attaccante sperasse. Nel 2013/14 contribuisce con 8 reti alla promozione dei romagnoli in Serie A e l’anno dopo riesce a segnare 5 gol, attirando su di sé l’attenzione di diversi club. Dopo la breve (e poco fortunata) parentesi alla Sampdoria (6 partite senza gol in massima serie), Alejandro torna nella sua Cesena, dove segna 5 gol in 24 gare.
Il suo cartellino, in estate, è diventato di proprietà del Chievo, società dalla quale la Salernitana lo ha prelevato in prestito. Peter Pan è ora pronto a cimentarsi nel principe degli stadi, un impianto con un pubblico da favola, che cerca un nuovo eroe di cui innamorarsi, dopo aver perso i gemelli del gol. Rodriguez riuscirà ad essere all’altezza del compito?
Ma jat a fancul non censurare