Lo scrive IlVescovado.it Incuria, siccità appunto, incendi: un mix esplosivo che potrebbe, in qualsiasi momento, provocare seri danni.
L’aumento improvviso della portata del torrente Dragone, che ad Atrani ha imposto l’attivazione del piano di protezione Civile – ha riportato alla mente quel tragico 9 settembre del 2010 che costò la vita alla povera Francesca Mansi. Nel piccolo borgo la situazione resta sotto controllo ma lo stato di allerta permane.
A destare preoccupazione, quest’oggi, non è stata tanto la portata del torrente, ma l’anomalo flusso d’acqua di colore Bianco giunto dal versante montuoso. Un fatto inusuale che non dovrà certo passare inosservato. C’è chi pensa che la forza del fiume possa aver portato con sé materiali per l’edilizia come calce o cemento, adagiati nei pressi degli argini. O addirittura che qualcuno possa essere stato lesto ad approfittare della piena per sversare illegalmente rifiuti pericolosi.
Come si evince dalle nostre foto, in mare, proprio in concomitanza con la foce del torrente, una grossa chiazza biancastra è rimasta a galla per lungo tempo. Non sembrano certo sostanze organiche, non si esclude l’ennesimo scempio ambientale.
Fonte IlVescovado.it
Commenta