Cresce l’attesa, primo match dei granata dopo la chiusura del mercato

Quella con la Ternana sarà la prima partita dopo la chiusura delle liste di trasferimento. In extremis, dopo la rescissione di Adejo, la Salernitana si è liberata di Roberto (tornao in prestito all’Arouca) e Joao Silva (che ha rescisso il contratto e poi ha firmato un biennale con la Fereirense). Tutti gli alti elementi che erano dati per possibili partenti, invece, da Della Rocca a Zito, passando per Perico, Mantovani, Kadi ed Asmah, sono rimasti in organico e, di conseguenza, non c’è stata necessità di sostituirli, anche se nelle prossime settimane bisognerà ragionare sull’eventuale rinnovo dei contratti ai giocatori in scadenza (Perico, Della Rocca e Tuia, mentre è andata a buon fine la trattativa con Bernardini, che si è legato al club granata fino al 2020).

L’organico negli ultimi giorni di mercato, è stato completato con l’esterno d’attacco Di Roberto, con il centravanti Rodriguez e col giovane centrocampista offensivo Kiyine. «Sono molto contento perché siamo andati ad allargare il numero della rosa e in particolare il fronte offensivo con giocatori di qualità ed esperienza – ha affermato Bollini al sito ufficiale, commentando la chiusura del mercato –. In estate tutti e tre hanno raccolto un minutaggio basso in partita e sarà necessario un po’ di tempo fisiologico per averli al meglio».

Nessun commento, invece, s’è registrato da parte dell’allenatore sul valore complessivo della rosa, né tantomeno è stato possibile porgli domande, visto che è stato silenziato, diversamente da quanto accaduto la scorsa settimana, con tutto quello che ne è conseguito.

Ad ogni modo, da qui a gennaio (a parte il possibile ricorso agli svincolati, che però farebbero crescere a dismisura il numero degli atleti in rosa, che al momento sono già 28), Bollini, in attesa del pieno recupero dell’infortunato Orlando, dovrà lavorare con questi calciatori e dovrà trovare il modo di farli rendere al massimo. I mal di pancia, le ambizioni più o meno legittime, dovranno lasciare spazio solo all’impegno, alla voglia, anche ai sorrisi, per cercare di costruire, tutti insieme, qualcosa di positivo.