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Freccia Rossa FS Sapri-Milano: in tanti per salutare la nuova tratta

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Una marea gente si è  riversata in stazione nell’ultimo weekwnd ( 3 e 4 settembre) in concomitanza  con l’arrivo e la partenza del “freccia rossa” Milano – Sapri. Viaggiatori provenienti dalle diverse località  del territorio, e dalle vicine regioni di Basilicata e Calabria, hanno affollato il marciapiedi del primo binario facendo rivivere vecchie immagini degli anni 70/80; quando lo scalo di Sapri (soprattutto nel periodo estivo e in occasione delle festività) rappresentava ideale luogo di transito per un territorio vastissimo: Golfo di Policastro, Vallo di Diano, Potentino Meridionale e Alta Calabria, servendo una popolazione di oltre 200.000 abitanti. Allora, nella principale stazione del Basso Salernitano effettuava la sosta il 98% dei treni a lunga percorrenza nonché il 100% dei convogli locali, provinciali e interregionali, facendo registrare una presenza media giornaliera che superava le mille persone. La soppressione delle fermate, prima, e di numerosi treni, poi, ha di fatto spostato la maggior parte del traffico viaggiatore sui pullman, che dalla Sicilia e Calabria raggiungono le più svariate località  del Centro Nord Italia.

Le popolazioni del Golfo di Policastro, da oltre un secolo affezionati al treno, hanno creduto sempre nella grande utilità  dell’Alta velocità,  e sono stati tantissimi i progetti presentati, già  a partire dalla fine degli anni Novanta. La prima proposta giunse attraverso un reportage pubblicato suArgomenti (mensile edito da 105 TV di Alessandro Cocorullo), allorché era in funzione il “pendolino”. Seguirono, prima una serie di articoli su Il Mattino e su La Voce del Meridione di Francesco Sampogna, e, in seguito, una richiesta a Trenitalia e al Ministro dei Trasporti (corredata da una bozza di progetto), inoltrata dall’Assemblea Territoriale Sapri-Golfo di Policastro di Cittadinanzattiva. Piano di lavoro inserito anche  nel XV Rapporto PIT Servizi, focus Mobilità e trasporti che la sede nazionale di Cittadinanzattiva ha presentato al Governo nello scorso mese di settembre 2016. Progetti che sarebbero rimasti nei cassetti della politica, se non fosse entrata concretamente in azione l’Amministrazione di Sapri, con in testa l’allora sindaco Giuseppe Del Medico e l’assessore Eduardo D’Amico, ai quali va riconosciuto il merito di aver perorato la causa in ogni sede, con competenza, e ben supportati da Associazioni, esperti, e ricevendo un contributo determinante dalla Regione Campania del governatore Vincenzo De Luca  che ha di fatto finanziato il progetto. Il servizio è stato, così, istituito a partire dall’11 giugno 2017, e a oggi sono state effettuate ben 30 corse. Un servizio che ha riscosso un altissimo gradimento da parte dei vacanzieri che frequentano periodicamente le località  del Basso Tirreno, dai residenti e dai numerosi giovani che lavorano in Alta Italia.  Gradimento giustamente amplificato dalle immagini dello scorso weekend che vanno a ribadire i numeri registrati in questi tre mesi: circa 5.000 presenze, con una media di quasi 200 viaggiatori a corsa (ancora di più nel mese di agosto), per un incasso che raggiunge sicuramente i 500.000 euro.

E’ compito delle istituzioni e della politica – in primis del sindaco di Sapri, degli amministratori degli altri comuni (senza distinzioni politiche), dei rappresentati provinciali, regionali e nazionali, a ogni livello – di attivare tutte le iniziative possibili, per ottenere, non solo la conferma per i periodi di alta stagione (considerato il successo sarebbe opportuno istituire in tale periodo corse giornaliere), nonché  un servizio periodico anche in coincidenza delle principali festività  (Natale, Pasqua e vari ponti). Ciò favorirebbe l’afflusso di vacanzieri (che, non bisogna dimenticarlo, costituisce una delle principali fonti di economie per il territorio), e servirebbe a riavvicinare al treno (mezzo sicuramente più  sicuro ed energicamente più  pulito) i tantissimi utenti (compresi i pendolari a lunga percorrenza) che attualmente preferiscono il trasporto su gomma. (Mario Fortunato)

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