Un appuntamento che intende sviscerare tutti gli aspetti di un disturbo che in Italia colpisce circa un bambino su cento.
L’incontro rivolto ad operatori e genitori è stato fortemente voluto dall’Amministrazione e dall’Assessore alle Politiche Sociali Anna Maria Caso: «Un primo piccolo passo che mi auguro ci porti alla realizzazione di servizi qualificati a sostegno di chi è ancora troppo solo. Praiano ci sta provando», spiega la Caso che ha radunato attorno a un tavolo esperti ed operatori.
Un calendario fittissimo arricchirà la giornata dedicata all’autismo in Costiera Amalfitana. A partire dalle ore 9.30 con i saluti del sindaco di Praiano, Giovanni di Martino, accompagnato dall’assessore Anna Maria Caso, fautrice e promotrice dell’evento.
A seguire il focus si sposterà sulla diagnosi di autismo e sulle strategie per stimolare un bambino autistico, a parlarne sarà il pediatra, dr. Carlo Alfaro. A seguire il neuropsichiatra, dr. Marco Uragano, che si concentrerà sull’aspetto della riabilitazione, la pedagogista, dott.ssa Anna Di Martino, sposterà il focus su uno degli aspetti più importanti e delicati “L’approccio educativo e le strategie per i genitori”. Sono proprio questi ultimi a dover comprendere al meglio come affrontare il disturbo e come riuscire instaurare un rapporto di fiducia con il proprio bambino.
La professoressa Antonella Rispoli, invece, analizzerà l’importante ruolo che può e deve avere la scuola mentre l’assistente sociale, dott.ssa Laura Sabatino si concentrerà sul ruolo dei servizi sociali, puntando l’attenzione sul ruolo della rete e sull’approccio multidimensionale al problema.
L’incontro sarà moderato dall’assistente sociale del Comune di Praiano, dott.ssa Elena Carotenuto.
In chiusura il racconto di una madre di Praiano che vive quotidianamente l’esperienza dell’autismo sulla propria pelle.
Si informa, inoltre che l’evento è in fase di accreditamento presso l’Ordine degli Assistenti sociali.
Un’iniziativa estremamente interessante e stimolante sia per i tecnici del settore che per i genitori. Accendere i riflettori su questo disturbo è il primo passo per imparare a conoscerlo e capire qual è il migliore atteggiamento da assumere.
Con preghiera della massima diffusione, si inviano cordiali saluti.
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