Sull’integrazione dell’aeroporto di Salerno Pontecagnano con Napoli Capodichino “stiamo lavorando, ci siamo dati un un anno per studiare, valutare, progettare e capire fino in fondo se riusciamo a realizzare questa integrazione”. Lo ha detto Armando Brunini, amministratore delegato di Gesac che, su iniziativa della Regione Campania, sta analizzando la prospettiva di gestire in sinergia con Capodichino lo scalo “Costa D’Amalfi“, che dal 2007 è stato convertito per ospitare voli di linea ma non è mai decollato.
“Fino alla prossima estate – ha detto Brunini come riporta l’ANSA– studiamo le cose che ci sono da fare e verifichiamo fino in fondo la fattibilità dell’operazione. Stiamo lavorando sodo e siamo ottimisti ma c’è sempre una fattibilità da verificare”. Lo studio che Gesac sta conducendo riguarda prima di tutto la convenienza economica dell’operazione e le possibilità di sviluppo, condividendo i progetti di sviluppo con l’Enac, ma anche valutando le risorse a disposizione e la fattibilità di un piano industriale profittevole.
Sulla possibilità che l’integrazione con Salerno aiuti la crescita di Capodichino, Bruninni ha commentato: “Speriamo possa dare un contributo buono, siamo in una prima fase di lavoro con i colleghi di Salerno. E’ chiaro che se crediamo che possa continuare il trend di crescita di Capodichino nei prossimi anni, e noi ci crediamo, l’ articolazione su due scali può essere utile su diversi punti di vista. Criticità? Stiamo lavorando quindi mentre si lavora non racconto le cose su cui stiamo lavorando, e poi siamo all’inizio. Posso solo dire che veramente c’è un impegno, un’unione d’intenti, e questo è un buon presupposto. poi come sempre bisogna verificare che ci siano le condizioni per farla questa cosa”.
Sono decenni che si studia, ma come dice il proverbio “mentre il medico studia il malato muore”. Nel frattempo stiamo buttanto dentro questa opera inutile una barcata di soldi pubblici soprattutto per la distribuzione delle poltrone alias fritture