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Salerno si “blinda” contro gli attentati ma esplodono le polemiche

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“Invece delle strade, chiudiamo le frontiere”. E’ la scritta apparsa questa mattina sulle barriere di protezione in cemento installate soltanto nella giornata di ieri in tre punti considerati sensibili nel comune capoluogo, dove l’amministrazione comunale  di Salerno ha deciso di adeguarsi alle nuove direttive emanate dal Ministero dell’Interno a difesa dei possibili attacchi terroristici. A firmare la scritta sui jersey in cemento armato posizionati all’ingresso di corso Vittorio Emanuele  da piazza Vittorio Veneto è Casa Pound.

La foto è stata pubblicata da Tv Oggi.  Non è l’unica polemica sollevata in queste ore dopo l’installazione dei blocchi di cemento. C’è chi plaude all’iniziativa per innalzare il livello di sicurezza ma chiede, nel contempo, di modificare i jersey utilizzando delle fioriere in cemento, estaticamente più gradevoli, rispetto ai blocchi.

L’istallazione della barriere – misure individuate dopo i tragici fatti di Nizza e Barcellona –sarà successivamente estesa anche ad altri punti sensibili della zona orientale e dei rioni collinari.

L’installazione, si legge in una nota di Palazzo di Città «è stata programmata in maniera tale da assicurare il complesso equilibrio tra le esigenze prioritarie di sicurezza e lo svolgimento delle attività commerciali, i diritti di mobilità veicolare dei residenti ed autorizzati, il transito dei mezzi di soccorso ed assistenza», e sono state predisposte barriere per mettere in sicurezza i due principali eventi cittadini: la festa del santo patrono e la manifestazione Luci d’artista.

Due eventi che portano in città migliaia di turisti. E proprio la festa di San Matteo è forse l’evento religioso più partecipato nel Salernitano. Una lunga processione che attraversa le vie del centro storico che ha costretto il Comune ad adeguarsi «alle recenti direttive nazionali ed alle indicazioni dei responsabili territoriali dell’ordine pubblico e della sicurezza collettiva».

I jersey sono stati installati all’ingresso di corso Vittorio Emanuela, all’altezza di piazza Vittorio Veneto, alla stazione. Altri sulla corsia lato mare del Lungomare e in via de Bartolomeis, la traversa che da piazza Mazzini sale verso il corso.

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