A far storcere il naso la dislocazione lungo tutto il Corso: ci sarebbero infatti zone ‘franche’ che consentirebbero comunque l’accesso sull’area pedonale e vanificherebbe quindi le altre ubicazioni dei blocchi. Altri invece lamentano il “grigio” dei new jersey nelle zone più frequentate dai turisti. Al posto delle barriere di cemento che «snaturano gli spazi più vitali e aperti delle nostre città» molti commercianti vorrebbero delle fioriere mentre qualcun’altro ha proposto di “abbellirli” realizzando addirittura opera da street art.
Poi c’è chi li ritiene “ingombranti” e propone l’alternativa ovvero l’installazione di bollard – quei dissuasori a scomparsa in acciaio che permettono di interdire, in totale sicurezza, il passaggio veicolare, ma che, con movimento automatizzato, all’occorrenza, garantiscono l’accessibilità necessaria ad una pubblica strada per il passaggio di mezzi di soccorso, di mezzi di lavoro, di mezzi di sicurezza.
Insomma, di carne al fuoco ce n’è molta e sicuramente le polemiche continueranno nei giorni avvenire ma di base resta l’obiettivo sicurezza che non va perso di vista: Salerno si appresta ad accogliere migliaia di persone durante eventi come Luci d’Artista e manifestazioni collaterali e la prevenzione, di questi tempi, non è mai abbastanza.