La Salernitana partecipa al campionato di serie B stagione 2017/18, con un “valore di mercato” dei propri calciatori pari a 12,63 mln di euro. Il singolo valore di mercato dei calciatori del club granata risulta essere diviso come segue: Radunovic (800 mila euro), Adamonis (150), Iliadis (100), Bernardini (400), Tuia (300), Mantovani ( 200), Schiavi (150), Vitale (650), Asman (300), Pucino (300), Perico (200), Rizzo (350), Odjer (1,00 mln euro), Minala (700), Della Rocca (700), Ricci (500), Kiyine (400), Signorelli (300), Sprocati (450), Zito (200), Gatto (900), Alex (600),Orlando (400),Di Roberto (300), Kadi (125), Rosina (800), Rodriguez (600),Bocalon (500), Rossi ( 250). (fonte Transfermarkt)
L’azienda calcio di serie B, alla data del 30 giugno 16, ha determinato un “risultato netto negativo” per un valore di 63 mln di euro (per la stagione 14/15 tale valore risultava essere pari ad 91 mln di euro). (fonte Report Calcio 2017). In riferimento a tale dato, le societa di serie B al termine del campionato , quantificano un valore di perdita di esercizio pari a circa 2.9 mln. Nonostante un miglioramento del conto economico, la variazione dei flussi dei ricavi , comunque fa emergere alcune criticita’ sulla sostenibilita’ complessiva della cadetteria nelle prossime stagioni.
I rapporti di bilancio più significativi risultano essere: Costo del lavoro per tesserato/ Ricavi di vendita 61%, Patrimonio Netto/ Totale Attività 15%, Debiti finanziari /Totale Debiti 22%. Gli indici di “sostenibilità economica” piu’ significativi dei club di serie B risultano essere: Costo del lavoro per tesserato/ Ricavi di vendita (61%), Patrimonio Netto/ Totale Attivita’ (15%), Debiti finanziari /Totale Debiti (22%). (fonte Report Calcio 2017)
Il valore del “patrimonio netto” delle società di serie B, si determina in 3,1 mln di euro, mentre il valore dell’indebitamento complessivo risulta essere aumentato del 2,3% fissando lo stesso in 302 mln di euro. La voce di conto economico, più significativa del valore dei ricavi, risulta essere quella costituita dai “contributi in conto esercizio”, valore aumentato dai 64,4 mln di euro a 90,8 mln di euro.
L’architettura organizzativa delle “ventidue societa’ di serie b” risulta essere attivata con un sistema di amministrazione e controllo di tipologia tipicamente italiana (assemblea dei soci, organo amministrativo e collegio sindacale). Nella gestione dei club cadetti vengono messi in “fuori gioco” gli altri due sistemi alternativi a quello italiano e precisamente il “sistema monistico” (stile anglosassone) ed il “sistema dualistico” (di matrice tedesca). Alla data del 30 giugno 2015 gli azionisti di riferimento che possedevano una percentuale media di controllo dei club di serie cadetta risultavano essere pari all’81%. Gestione vincente dei settori giovanili, per vincere la sfida allo “sport industry”?
Antonio Sanges – Dottore commercialista