Ed allora che succede in casa Salernitana? Succede probabilmente quello che capita anche altrove quando gli allenatori perdono la bussola, perdono il contatto con la realtà e con i reali obiettivi delle dirigenze. A Salerno sta accadendo quello che si verificò con Zeman allenatore dei granata. Il boemo, con la Salernitana ultima e sul fondo della classifica, dopo l’ennesima sconfitta presentò un report contenete le palle gol create, il possesso palla, percentuali di permanenza nell’area avversaria, tiri in porta ecc. Tutte belle parole da mettere in cornice ed appendere al muro mentre la Salernitana, quella Salernitana, sprofondava in classifica.
Bollini sembra fare lo stesso trovando alibi, infarcendo il discorso di teorie da manuale del calcio che non trovano applicazione nel concreto. In una sola parola: chiacchiere. Bollini, dopo aver fatto un discreto lavoro la scorsa stagione dove si è guadagnato sul campo la riconferma, sembrava animato da buoni propositi. Ed invece qualcosa è andato storto. Il gruppo non è ancora diventato squadra, l’integralismo tattico ha portato il mister fuori strada, la difesa fa acqua da tutte le parti.
Le emergenze tattiche dello scorso anno si sono riproposte anche in questa stagione così come i dubbi e le perplessità su modulo e uomini impiegati. Rosina non ha ancora una collocazione in questa squadra, i difensori Tuia e Bernardini stanno attraversando un periodo negativo cominciato già in Coppa Italia. E poi c’è che il mister continua a non utilizzare al meglio i calciatori che ha in organico. Ed ancora: il gioco appare lento e prevedibile, il centrocampo non ha una identità precisa ne un leader. Ricci gioca fuori ruolo stesso discorso per Rossi.
La stellina della Lazio non può fare la fine di Donnarumma giocando o esterno nel tridente o finendo in panchina. Per questo Bollini è finito sulla graticola. Si è infilato da solo in un vicolo cieco senza rendersi conto che con se sta trascinando anche la Salernitana. Il materiale che ha a disposizione non è di primissima qualità ma la bravura di un allenatore sta proprio qui: valorizzare e tirare fuori il meglio dai giocatori che si hanno a disposizione altrimenti con una squadra forte tutti sanno fare gli allenatori e vincere. Bollini ha ancora una chance: fare gruppo e vincere. Gruppo sul serio e non a chiacchiere. Non basta un giro in traghetto o una cena a Pontecagnano o in costiera Amalfitana. Fare gruppo significa ben altro ma questo Bollini lo sa come sa anche perchè rischia di essere esonerato dopo appena tre giornate di campionato.
Bollini si è dimostrato tutto lo scorso anno un allenatore mediocre, incompetente e presuntuoso che dopo 30 giornate non aveva capito ancora come doveva fare giocare la squadra.
Quest’anno ha un’ottima squadra, forse una delle rose più competitive del campionato e vediamo partite anonime con squadra impaurita a Venezia ( altro allenatore avrebbe vinto 2-0 con un gol per tempo e chiuso la pratica), difese allegre, con la Ternana dopo un ora non aveva ancora capito come arginare l’uomo che scendeva sulla destra.
Anche col Carpi squadra senza ne capo ne coda.
Secondo me Bollini peggior allenatore visto a Salerno da quando siamo in B. SOLO PIU’ FORTUNATO e con squadre nettamente più forti.
SALERNITANODOC datti all’ippica che il calcio non fa per te!
Vedremo tra qualche giornata che fine farà il mister
Il vostro articolo fa le premesse per una critica a Fabiani e Lotito e poi scarica tutto su Bollini. Siccome l’allenatore è stato scelto prima dei giocatori e siccome Bollini fa il 4-3-3 da sempre, chi ha sbagliato gli acquisti dovrebbe essere licenziato. Quindi Fabiani a casa e possibilmente lontano dal mondo del calcio, poi magari in seguito anche Bollini. Con Tuia titolare non ti salvi. Questa squadra ha urgente bisogno di un difensore centrale di categoria e a gennaio di un terzino destro, cosa che il Pucino pio non sembra essere capace di fare.
mi ha messo i brividi ascoltare Antonio Esposito dire che Bollini non doveva fare l’opinionista, usando la stessa espressione di Fabiani. Questo giornalismo acritico che si allinea ad un pensiero dominante non mi piace. Nella situazione della Salernitana le colpe della situazione creatasi sono da attribuire in misura maggiore ai copatron e a Fabiani e in misura inferiore al tecnico e ai giocatori. Altrettanto inquietante è stata l’affermazione di Scapaticci il quale, pur in netto dissenso con Esposito, ha dichiarato: “Fabiani garantisce la categoria e non fatemi aggiungere altro”.
I ragazzi sono giovani e non sono di certo dei campioni…Le prime 3 partite sono andate maluccio, è vero, ma tutti abbiamo visto come gioca la Salernitana, che esprime un gioco di certo migliore rispetto all’inizio con Sannino l’anno scorso. Bollini a me sembra un buon allenatore, bastava un po’ di culo ed una palla in più che entrava e ora eravamo a 4 punti invece che due….l’attacco è cambiato completamente rispetto all’anno scorso, Gomis se ne è andato…magari diamogli tempo!
Punti o non punti non cambia niente!!!!!!!!!
IL MODULO È SBAGLIATO. PUNTO E STOP
E BOLLINI È SCARSO PERCHÉ ANCORA NON SE NE È ACCORTO.
SE VINCEVAMO TUTTE E TRE LE PARTITE COMUNQUE IL MODULO RIMANE SBAGLIATO E I GIOCATORI FUORI RUOLO.