Insigne e soci mantengono quindi il comando della classifica, assieme all’Inter, che all’ora di pranzo supera con cinismo e personalità una buona Spal, e alla Juve che ieri ha regolato il Chievo.
La terza di serie A, prologo all’avvio delle coppe, regala anche la resurrezione alla Fiorentina di Pioli che maramaldeggia su un Verona arruffone. Prima vittoria e primi punti per altre tre squadre: l’Atalanta vince di misura contro un discreto Sassuolo in una gara molto combattuta, mentre Udinese e Cagliari regolano di misura Genoa e Crotone. L’attesa di un’ora, a causa del nubifragio mattutino a Roma, non toglie sapore a Lazio-Milan.
I rossoneri cominciano discretamente, i padroni di casa controllano senza sudare, poi gradatamente prendono il sopravvento e travolgono gli ospiti con una prova maiuscola di Immobile che si fa beffe di Musacchio e Bonucci e imperversa nella difesa rossonera.
La Lazio segna quattro gol in 13′ a cavallo dei due tempi: un rigore e una girata potente di Immobile, nella ripresa un assist di Parolo per Immobile che poi da’ il pallone del 4-0 a Luis Alberto in un agile contropiede.
Milan annichilito, che Montella cerca di trasformare coi cambi: Montolivo segna ma poi la differenza in campo rimane inalterata tra una squadra già consolidata e una in formazione. Per i rossoneri può essere una salutare lezione, la strada da fare e’ ancora lunga. La Lazio, ancora senza Anderson e Nani, ha i numeri per inserirsi nella corsa Champions.
Continua la marcia sicura invece dell’Inter che Spalletti ha plasmato con la consueta abilita’. Assetto solido, grande determinazione e due attaccanti in grande spolvero come Icardi (al quinto sigillo, su rigore) e Perisic che chiude la gara con una grande conclusione. Nerazzurri sembrano maturi per lottare ad alte quote fino alla fine.
La Spal controbatte con personalità e un ottimo Lazzari, ma spreca con Paloschi le occasioni avute. Il rigore interista viene dopo consultazione Var, una delle tante della giornata. Dopo due sconfitte pesanti risorge la Fiorentina che Pioli comincia ad assemblare dopo la rivoluzione del mercato.
Il Verona e’ poca cosa e non basta l’utilizzo di Pazzini per dare sostanza ma i viola dominano in lungo e in largo segnando con Simeone, un rigore di Thereau, Astori, un gioiello su punizione di Veretout e Gil Dias. Per i toscani puo’ essere la svolta della stagione. Un po’ come per l’Atalanta di Gasperini che dopo i ko con Roma e Napoli trae fiducia per l’esordio europeo co, man l’Everton.
Il Sassuolo va in vantaggio con Sensi, ma i bergamaschi reagiscono e rivoltano la gara con due prodezze di Cornelius e Petagna. Il Cagliari bagna l’esordio nel nuovo stadio Sardegna Arena regolando un Crotone volenteroso ma involuto.
Sau firma i tre punti, Joao Pedro colpisce un palo ma e’ vittoria meritata. Un po’ come quella dell’Udinese a spese Genoa in una gara indirizzata dall’infortunio di Papadula e dal rosso diretto di Bertolucci, su decisione dopo controllo Var. IL gol del successo lo sigla Jankto dopo un palo di Nuytinck e Delneri può cominciare a sorridere. (Fonte ANSA).
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