L’immuno-oncologia, inoltre, conferma nel tumore del polmone gli importanti risultati già raggiunti nel melanoma. Lo dimostrano anche in questo caso i dati incoraggianti sul farmaco nivolumab presentati al Congresso di Madrid. Lo studio ha coinvolto 272 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule squamoso: a tre anni il 16% dei pazienti trattati con nivolumab (uno su 6) era vivo rispetto al 6% con la chemio. E nello studio, che ha coinvolto 582 persone con la forma non squamosa della malattia, il 18% era vivo dopo 36 mesi (cioè un paziente su 5), raddoppiando così la percentuale rispetto alla chemioterapia (9%).
Lotta ai tumori, funzionano i farmaci immunologici
I nuovi “superfarmaci” immunologici, in grado cioè di arruolare il sistema immunitario del paziente nella lotta contro il tumore, si confermano efficaci contro il melanoma, che colpisce ogni anno quasi 14mila persone solo in Italia, rendendo concretamente possibile anche una cronicizzazione della malattia, che finora se non operata era quasi sempre letale. Lo confermano due studi presentati al congresso degli oncologi europei Esmo a Madrid, che vedono tra l’altro l’Italia protagonista visto che l’Istituto nazionale tumori Fondazione “Pascale” di Napoli ha arruolato il maggior numero di pazienti nei trial. E per la prima volta grazie alla combinazione di due molecole immunologiche, nivolumab e ipilimumab, il 58% dei pazienti è vivo a 3 anni.
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