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Personal trainer muore per un banale intervento, aperta un’inchiesta

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“La salute fatta persona”. Così gli amici e i conoscenti ricordano Paolo Battocchio, il 49enne body builder e personal trainer tragicamente morto per le complicanze di un’operazione di routine al cuore. Un uomo che curava in modo quasi maniacale la sua forma fisica, ma senza per questo trascurare le amicizie – e ne aveva tantissime – né le sue due attività: la palestra che aveva fondato 30 anni fa a Marostica (Vicenza), città in cui risiedeva, e il lavoro di bagnino alla piscina Conca Verde di Borso del Grappa, dove ora lo piangono tutti.

Nonostante la sua ottima forma fisica, “Paolone” – come molti lo chiamavano per via delle sue dimensioni statuarie – si trascinava il problema della disfunzione a una valvola aortica. A fine agosto, dopo 3 rinvii, è stato operato all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Poi, per la complicazione di cui sopra, è finito in coma farmacologico e le sue condizioni sono gradualmente peggiorate, fino a precipitare.

Sul decesso del bagnino e culturista, avvenuto alle 2.30 dello scorso martedì, sta ora indagando la Procura, che ha aperto un fascicolo e disposto un’autopsia. L’esame verrà eseguito domani e dai suoi esiti si attendono risposte certe riguardo alle cause della morte. Il funerale sarà celebrato probabilmente mercoledì. Paolo Battocchio lascia due fratelli e la fidanzata, ancora sotto choc, oltre a centinaia di amici.

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