Nel maggio 2011 la Fondazione Angelo Vassallo, seguendo tutto l’iter burocratico-legale, delimitò con una recinzione in pali di castagno e a proprie spese, l’area del giglio marino, al fine di preservarla, mentre l’amministrazione di Pollica conservava il compito di manutenerla e proteggerla dai vandali; per la prima volta l’area era interdetta al passaggio, al calpestio e alla raccolta dei fiori; nel luglio 2015 la Fondazione documentò il completo abbandono dell’area del giglio marino e di quella limitrofa con una serie di foto che evidenziavano la realizzazione di due camminatoi, sentieri, che da due case private poste a monte della spiaggia, attraversavano l’area del giglio marino e l’area attigua”.
“Il comune di Pollica, titolare della concessione, doveva provvedere alla protezione, tutela e manutenzione della stessa area – conclude Cirielli –. Ci auguriamo che il governo si attivi in tempi rapidi per proteggere uno spazio che versa in uno stato di completo degrado”.
Commenta