Nei tre giorni ci saranno lezioni su tecniche di cucina e di sala, conoscenza delle materie prime, presentazione e scelta dei vini campani, gestione aziendale e marketing. Come nella prima edizione, che ha visto la presenza qualificata di chef e di esperti, anche il secondo corso sarà arricchito dalla presenza di docenti di alto profilo. Ad aprire i corsi sarà ancora una volta Diego Scaramuzza, primo agrichef d’Italia e presidente nazionale dell’associazione Terranostra, che ha avviato un programma capillare di promozione degli Agriturismi a marchio “Campagna Amica”.
“L’accademia degli agrichef – commenta Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale di Coldiretti– è una sfida al progetto di nuova agricoltura nella nostra regione. La crescita qualitativa di questo pezzo della multifunzionalità ha effetti positivi su tutto il sistema. L’agriturismo, quello vero, è un custode di saperi, di manualità, di conoscenza profonda delle materie prime. Ma è anche ambasciatore del territorio, parte integrante di una rete rurale di un turismo dalle enormi potenzialità. Il corso ha l’obiettivo di alzare il livello tecnico e le capacità manageriali delle imprese agricole, rafforzando fortemente il legame e l’utilizzo dei prodotti regionali”.
“Il nostro percorso continua a suscitare interesse – aggiunge Manuel Lombardi, presidente di Terranostra Campania – ed è una risposta alla richiesta di autenticità da parte dei consumatori. In un anno di forte crescita del turismo in Campania, che ha interessato anche gli agriturismi, diventa sempre più indispensabile segnare una linea distintiva tra chi rispetta le regole e chi mette in cattiva luce il comparto. Chi ha frequentato il primo corso ha potuto verificare una crescita della fidelizzazione degli ospiti, perché hanno potuto apprezzare una maggiore capacità nella valorizzazione dei prodotti agroalimentari campani. Indossare la casacca di agrichef significa rappresentare questi valori nei confronti di chi visita la nostra terra”.
“Quando abbiamo immaginato l’Academy – conclude Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – neanche noi immaginavamo di suscitare tanto successo. Negli ultimi anni l’agriturismo, purtroppo, era diventato sinonimo di ristorante a basso prezzo. Nel migliori dei casi veniva considerato un ristorante alla buona per una giornata in campagna. Alla Regione abbiamo chiesto di applicare regole più stringenti, ma nel frattempo non siamo stati fermi. L’obiettivo di Coldiretti è certificare attraverso questa scuola l’agriturismo doc italiano e campano”.