Partecipazione, emozione e riflessione, questa mattina, per la cerimonia in onore dello sbarco alleato alla Picciola.
Nel 74° anniversario, l’Amministrazione Comunale ha inteso rinnovare il ricordo dei caduti con l’iniziativa “Sul sentiero degli Hampshire” presso la lapide in via Mare Adriatico.
La celebrazione, promossa su impulso del Sindaco Ernesto Sica e dell’Assessora alla Cultura Lucia Zoccoli, è stata organizzata con il patrocinio dell’Ambasciata Britannica a Roma, che ha accolto l’appuntamento con grande soddisfazione, e in collaborazione con l’Osservatorio interdipartimentale per gli studi di genere dell’Università di Salerno, l’Istituto campano per la storia della resistenza, dell’antifascismo e dell’età contemporanea “Vera Lombardi”, il Comitato di coordinamento territoriale associazioni militari in congedo, simpatizzanti, operatori di Polizia e servizi, l’Associazione “Amici del tricolore”, l’Associazione nazionale combattenti, reduci e simpatizzanti sez. “A. Castelluccio” di Faiano, il Museum of operation Avalanche.
Insieme all’Assessora Zoccoli, sono intervenuti Maria Rosaria Pelizzari, docente di Storia contemporanea Unisa, la studentessa Giulia Malandrino e lo storico dell’operazione Avalanche Lino Nicolino alla presenza di rappresentanze degli alunni delle Scuole Medie degli Istituti Comprensivi “A. Moscati”, “Picentia” e “Pontecagnano Sant’Antonio”.
Erano, inoltre, presenti: il maggiore Erich Fasolino, Comandante della Compagnia Carabinieri di Battipaglia; il maggioreAndrea Sarica, Comandante del 7° Nucleo elicotteristi di Salerno; il colonnello Fausto Ciriaco Troisi, in rappresentanza del generale del Corpo d’Armata Luigi Francesco De Leverano; il colonnello Giorgio Guariglia, Comandante 8° artiglieria in rappresentanza della Brigata Garibaldi; il colonnello Antonio Masi del Comando comprensorio militare di Persano; la famiglia della Medaglia d’Oro al Valor civile Daniele Zoccola; il Presidente del Consiglio comunale di Montecorvino Pugliano Teresa Di Meo; una rappresentanza dei ragazzi del progetto Sprar di Pontecagnano Faiano coordinato dalle società cooperative “Il Sentiero” e “Tertium Millennium”.
Primo toccante momento delle celebrazioni la lettura del messaggio augurale dell’Ambasciatore britannico di Roma Jill Morris per la quale “è grazie ad eccellenti eventi commemorativi come questo che oggi teniamo viva la memoria di un periodo unico come la Seconda Guerra Mondiale, ricordiamo il sacrificio estremo di tanti valorosi combattenti e l’eccezionale coraggio mostrato da veterani, partigiani e civili”. “Siamo orgogliosi – ha aggiunto – di rinnovare la nostra profonda amicizia con l’Italia e le sue Forze Armate e non vi è dubbio che insieme siamo più forti rispetto alle minacce e alle sfide alla nostra sicurezza collettiva”.
Spazio, dunque, all’esecuzione degli inni britannico e italiano e alla deposizione della corona d’alloro accompagnata dal suono della Leggenda del Piave e dalla condivisione delle motivazioni.
A seguire, la preghiera in memoria dei caduti da parte di Don Roberto Faccenda che ha ribadito “l’importanza di non dimenticare chi ci consente oggi di essere qui, perché ha combattuto per la nostra libertà, e la necessità di custodire la memoria di gesti eroici che hanno cambiato la nostra esistenza”.
Ricca di spunti interessanti e particolarmente dettagliata l’analisi dello storico Lino Nicolino che ha ripercorso le tappe saliente dello sbarco di Salerno. “Furono coinvolti – le sue parole – 170mila soldati in un’operazione che fu una pagina difficile e atroce con il sacrificio di tanti giovani a rappresentare una grande certezza”. “Quei momenti – ha aggiunto – sono ben impressi in numerose testimonianze fotografiche e video che riprendono proprio le attività militari su questa Litoranea e meritano la massima diffusione a attenzione delle Comunità”.
La docente Pelizzari, dopo aver rappresentato i saluti del Rettore Aurelio Tommasetti “sempre aperto a queste importanti iniziative per la crescita dei territori”, ha parlato di “una celebrazione che è un momento importante perché riguarda fatti storici che hanno visto questo territorio protagonista”. Si è, quindi, soffermata sulla Scuola estiva delle Donne “che vuole recuperare proprio la memoria di questi luoghi”. “I nostri ragazzi – ha proseguito – devono capire che col passato e i ricordi prepariamo un futuro migliore”.
Molto seguita ed emozionante anche la lettura da parte della studentessa Giulia Malandrino di alcune testimonianze di cittadini di Magazzeno che, in quei giorni difficili del secondo conflitto mondiale, osservavano, di nascosto nelle proprie abitazioni e in attesa dell’evolversi degli esiti dell’operazione militare, i movimenti dei soldati alleati e aprivano pian piano la loro cultura agricola al confronto con quella già tecnologicamente avanzata dei britannici.
“La libertà – ha concluso l’Assessora Lucia Zoccoli – ha avuto un prezzo altissimo in termini di vite umane e di sangue. E’ questo il messaggio che vogliamo trasmettere ai nostri ragazzi perché 74 anni sono un lasso di tempo troppo breve per non riflettere su quella tragedia. Questa libertà così sofferta e conquistata deve essere difesa a tutti i costi e alimentata attraverso i nostri gesti quotidiani e anche attraverso la cultura che può sollevare le sorti di una Nazione perché il regalo più grande che possiamo fare ai nostri giovani è consentirgli di studiare per contrastare proprio l’ignoranza e l’odio”.
L’Assessora Zoccoli ha, quindi, ringraziato le Forze Armate, le Forze dell’Ordine, Don Roberto Faccenda e tutte le associazioni e gli enti che hanno collaborato all’iniziativa. Ha, poi, inteso esaltare “la straordinaria opera di Padre Beniamino Miori che, a Picciola e in queste zone, si prese cura di tanti giovani soldati, lontani dalle proprie famiglie e sofferenti, che combattevano contro altri essere umani, questi ultimi, probabilmente, costretti a farlo”.
Il nostro mare – ha concluso – ha portato la guerra, ma anche persone nuove, libertà, inclusione e cultura perché gli alleati hanno fatto tanto per migliorare le condizioni di questo territorio e favorirne lo sviluppo. E’ forte e sentito il nostro omaggio a loro, ai tantissimi militari caduti durante l’operazione Avalanche e a tutti i nostri partigiani, uomini e donne, che sostennero l’azione alleata per riportare la pace in Italia e nel Mondo
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