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La Salernitana riacciuffa il pari con il cuore (2-2), ma Zeman dà lezione

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Bollini da quando è alla Salernitana gioca prevalentemente con il 4-3-3 ma il vero 4-3-3 quello originale è quello di Zeman visto oggi all’Arechi in tutta la sua massima espressione con fraseggi rapidi, verticalizzazioni e triangoli perfetti. Una lezione quella del boemo che rimpicciolisce la Salernitana e chiude forse definitivamente l’avventura di Bollini a Salerno. Un 2-2 che forse e senza forse sta stretto agli abruzzesi, in vantaggio al 25’ del primo tempo con Capone, e che hanno divorato numerose palle gol. Nella ripresa gli ingressi di Alex, Zito e Rodriguez non sortiscono gli effetti sperati, anzi è Pettinari a raddoppiare per gli ospiti in veste di un piccolo Mertens abruzzese. Sprocati con un eurogol riapre i giochi e nel finale da una punizione dalla distanza Minala trova un 2-2 insperato e immeritato. Forse è ora di cambiare modulo definitivamente e chissà forse anche allenatore.

L’ANTEPRIMA DEL MATCH

Il 4-3-3 di Bollini si opporrà al 4-3-3, quello originale, di Zeman. Il mister della Salernitana si gioca la panchina tra oggi e martedì quando affronterà, nel turno infrasettimanale la Pro Vercelli. Bollini deve vincere anche per scacciare i fantasmi di Liverani, Breda e Marino che aleggiano intorno alla sua panchina. Toccherà alla squadra, con una super prestazione, evitare la crisi e conquistare i primi tre punti della stagione. Si giocherà in un Arechi blindato per via dei 300 tifosi del Pescara e per i rapporti non buoni tra le due tifoseria e con sugli spalti non meno di 10mila presenze.

In Tribuna anche la proprietà. Si rivede accanto ai granata Marco Mezzaroma che ieri pomeriggio ha assistito alla rifinitura e in serata ha fatto visita alla squadra. Si attende anche Claudio Lotito. Bollini proporrà un 4-3-3 inedito e lontano dalla visione del boemo che ha un puro 4-3-3 in campo con due veri esterni d’attacco ed una punta centrale di movimento. Il tecnico granata vista l’indisponibilità di Gatto  (lesione di primo grado al retto femorale destro, ne avrà per un mese) non si fida di quello che ha in panchina per quanto concerne la linea avanzata e sposta Vitale come falso undici, ovvero esterno d’attacco. L’ex azzurro affiancherà Bocalon e Sprocati. In mediana si rivede Della Rocca con Minala e Ricci ai suoi lati. Novità anche in difesa: dinanzi a Radunovic ci sarà Perico a destra, Tuia e Bernardini centrali e Pucino, che mancino non è, sulla corsia sinistra. In panchina il baby Lazio Rossi e Rodriguez bocciato a Carpi.

Originale e collaudato il 4-3-3 del il Pescara di Zdenek Zeman. Davanti a Pigliacelli ci saranno Zampano, Perrotta, Coda e Mazzotta con Brugman play basso e Coulibaly e Proietti incursori. In attacco, a sostegno di un Pettinari in grande spolvero, spazio ai giovanissimi Del Sole e Capone. Arbitra La Penna di Roma.

LA PARTITA

Giornata calda all’Arechi con temperature che sfiorano i 30 gradi. Calore anche sugli spalti, anche se non c’è il pubblico delle grandi occasioni come si prevedeva. Striscione di sostegno e di sprono da parte della curva granata prima del match, dedicato alla squadra. Minuto di raccoglimento per gli attentati terroristici di Londra. Magliette ufficiali per entrambe le compagini e gara che parte in ritardo per riparare un foro nella rete della porta difesa da Pigliacelli. La Penna dopo tre minuti fischia l’inizio delle ostilità: al 3’ Ricci imbecca Sprocati che tutto solo spara addosso a Pigliacelli che si rifugia in corner.

Il Pescara risponde con una punizione alta. All’8’ ci prova Coulibaly fermato da Bernardini. Al 9’ Pettinari si beve Perico a sinistra che lo atterra sulla linea dell’area di rigore: punizione abruzzese e giallo al difensore granata. Al 12’ da un’altra punizione occasionissima per Perrotta che di tacco non riesce a beffare Radunovic. Al 13’ bella triangolazione Sprocati, Bocalon Vitale con quest’ultimo che protegge la sfera ottimamente ma non inquadra lo specchio. Al 16’ Pettinari sfiora il vantaggio: cross tagliato dalla sinistra di Mazzotta l’attaccante gira bene ma sfiora il palo. Dopo un minuto tenta Del Sole ma il suo sinistro è alto di poco.

Dopo un momento di stanca il Pescara trova al 25’ la rete del vantaggio con Capone che appoggia comodamente in porta un cross basso proveniente dalla destra dopo un’azione tambureggiante di Zampano. Alla mezz’ora anche Coulibaly sul taccuino di La Penna per fallo su Vitale. Anche Tuia viene ammonito per un fallo sull’imprendibile Mazzotta. Al 35’ Pescara che sfiora il raddoppio Del Sole pescato in area tutto solo ma il piatto mancino è deviato in corner da Radunovic. Salernitana incapace di imbastire un azione degna di nota, ci prova Minala a triangolare ma senza fortuna. Pettinari, un furetto alla Mertens commette fallo in attacco e viene ammonito. Dopo un minuto di recupero tutti negli spogliatoi dopo un vivace primo tempo con il Pescara meritatamente avanti.

SECONDO TEMPO

Squadre in campo subito con delle novità: nel Pescara entra Carraro per Proietti, mentre Bollini inserisce Alex per Perico con Pucino che passa a destra in difesa e Vitale che scala in retroguardia sempre a sinistra. I granata cercano di partire a testa bassa ma sono imprecisi lasciando il fianco al contropiede ospite. Ci provano Sprocati prima a Vitale poi senza fortuna. Al quarto d’ora Bollini gioca la carta Zito al posto di un fischiatissimo Della Rocca, Minala passa a regista. Subito pericoloso Zito dopo una sponda di Bocalon, che con l’esterno manda fuori da buona posizione. Anche Minala termina tra i cattivi per fallo di ostruzione su Del Sole.

Al 20’ Bocalon ruba palla sulla destra a Perrotta e serve il tutto solo Sprocati che tira a porta vuota ma Perrotta in recupero salva sulla linea con l’aiuto anche del palo. Zeman inserisce Benali per uno stanchissimo Capone. Al 26’ raddoppio ospite con Pettinari, che facile facile appoggia a porta vuota un assist dalla sinistra di un indemoniato Zampano con la difesa in bambola. Fischi dei tifosi dell’Arechi e gioia tra i trecento pescaresi. Intanto Pucino si infortuna e granata in dieci momentaneamente fino all’ingresso di Rodriguez. Ci prova Ricci ma la sua botta è parata da Pigliacelli, mentre Benali sciupa il tris incartandosi da solo dinanzi a Radunovic che libera. Al 32’ Sprocati fa tutto da solo si accentra dalla sinistra e con un destro a giro batte Pigliacelli che nulla può stavolta.

Ora i granata tentano il forcing della disperazione, Zeman inserisce Kanoute per Coulibaly. Al 37’ i granata reclamano un rigore per trattenuta di Coda a Bocalon. Al 39’ Pescara ancora vicino al tris con un tiro da fuori di Benali non bloccato da Radunovic che manda in corner. Nel finale prima Zito si divora il pari con un sinistro calciato in bocca a Pigliacelli poi da una punizione conquistata da Rodriguez Minala lasciato solo in area appoggia in rete da due passi per un 2-2 più di cuore che di meriti. Dopo 4 minuti di recupero e qualche azione tambureggiante finisce in pareggio. Ma tre punti in quattro partite iniziano a diventare troppo pochi.

SALERNITANA-PESCARA 2-2: TABELLINO

SALERNITANA (4-5-1): Radunovic; Perico (al1′ s.t. Alex), Tuia, Bernardini, Pucino (al 32′ s.t. Rodriguez); Sprocati, Minala, Della Rocca (al 16′ s.t. Zito), Ricci, Vitale; Bocalon. A disposizione: Adamonis, Mantovani, Signorelli, Rodriguez, Kiyine, Schiavi, Di Roberto, Asmah, Rossi, Cicerelli. Allenatore: Alberto Bollini

PESCARA: (4-3-3): Pigliacelli, Zampano, Coda, Perrotta (al 22′ s.t. Benali), Mazzotta; Coulibaly (al 34′ s.t. Kanoutè), Brugman, Proietti; Pettinari, Del Sole, Capone (al 1′ s.t. Carraro). A disposizione: Fiorillo, Crescenzi, Bovo, Ganz, Valzania, Cappelluzzo, Baez. Allenatore: Zdenek Zeman

Arbitro: La Penna

RETI: 25′ Capone, s.t. 27′ Pettinari,33′ Sprocati, 46′ Minala

Ammoniti: Coulibaly (P), Tuia (S), Pettinari (P), Minala (S), Perrotta (P)

Spettatori: 9313, compresi gli abbonati

 

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