CESENA-AVELLINO 3-1
Il Cesena si sblocca sfruttando i gol dell’uomo più atteso. Alla prima da titolare Daniele Cacia firma una doppietta decisiva (a segno anche Sbrissa) mentre l’Avellino recrimina per un rigore sbagliato e due pali clamorosi colpiti nella ripresa. La squadra di Camplone comincia fortissimo e al 2′, complice un errore di Marchizza, passa subito in vantaggio: Jallow ruba al baby difensore e serve Cacia, che mette nell’angolino con un sinistro perfetto. I Lupi reagiscono con un tiro di Morosini centrale, ma la vera palla per il pareggio si materializza al 19′, quando Cascione colpisce ingenuamente di mano sul cross di Laverone.
Il rigore è solare ma dal dischetto Ardemagni spara su Fulignati. Gol mangiato, gol subito: al 27′ Cascione si riscatta e, nell’altra area, vince il duello aereo con Marchizza e appoggia all’indietro per Sbrissa, che mette nell’angolino alla sinistra di Lezzerini (2-0). Lo stesso Sbrissa sfiora la clamorosa doppietta di testa al 31′, poi il Cesena va vicinissimo al tris con una gran conclusione di Di Noia dal limite, parata in due tempi da Lezzerini. Prima del riposo è decisivo anche Fulignati, che toglie dall’incrocio un tiro di Molina deviato da Mordini.
SECONDO TEMPO — Nella ripresa l’Avellino parte fortissimo e, nel giro di un minuto, Ardemagni prima colpisce il palo di testa e poi segna ma il gol viene giustamente annullato per fuorigioco. Al 10′ l’arbitro Baroni concede un altro rigore agli irpini per un tocco di mano (questa volta contestato) di Laribi: dal dischetto accorcia Castaldo. Passano pochi minuti e Suagher stende lo scatenato Jallow: secondo giallo e Avellino in dieci. Lo stesso Jallow serve un pallone perfetto a Laribi, che dal dischetto calcia a colpo sicuro trovando prima Lezzerini e poi il palo. A proposito di pali, l’Avellino ne colpisce un altro al 35′ con Castaldo su azione-fotocopia a quella precedente di Ardemagni.
VENEZIA-SPEZIA 0-0
Pari e patta al Penzo, tra Venezia e Spezia. Poche emozioni, liguri che continuano a non vincere in laguna, Venezia che non vince in casa, ma conserva imbattuta la propria porta. Squadre a specchio, ritmi bassi, squadre che non riescono a trovare varchi con i due play, Bentivoglio e Juande pressati a turno da un attaccante. Il primo sussulto arriva al 25’ quando Gallo perde per infortunio Juande, rilevato da Bolzoni. La gara si accende in un minuto: al 32’ Bentivoglio trova un varco e scarica un destro potente dai 20 metri che costringe Di Gennaro a ribattere con i pugni, sessanta secondi dopo invenzione di Maggiore che con uno scavetto libera Okereke davanti a Audero, ma il portiere scuola Juve è insuperabile.
SECONDO TEMPO. Falzerano prova ad accendere il match della ripresa, ma Di Gennaro deve esaltarsi solo sul siluro di Zigoni dal limite imbeccato da Moreo. Inzaghi prova a cambiare volto al match inserendo Marsura per Modolo cambiando modulo e passando al 4-3-3. Idea che viene frustrata dal doppio cartellino giallo rimediato da Bentivoglio per gioco falloso tra il 23’ e il 26’. Venezia in inferiorità numerica e il tecnico arancioneroverde è costretto a correre ai ripari inserendo Signori per Zigoni. Lo Spezia guadagna campo, ma il Venezia si difende con ordine, unico sussulto un intervento da terra in pieno recupero di Del Grosso per ribattere la conclusione di Granoche.
Fonte LaGazzettadelloSport