Alla fine è il momento dei conti: dalle parrocchie e dalle scuole di Salerno e provincia sono venuti a giocare con lo sport un migliaio di giovani che in una domenica con un sole un po’ ballerino si sono provati nelle discipline tradizionali e in quelle più azzardate. E abbiamo visto scriccioli, e scricciole, di quattro o cinque anni arrampicarsi senza paura sulla parete attrezzata dal Cai Salerno, o montare a cavallo, o battersi come leoni in partite di pallacanestro o travestirsi da mostri paurosi in un assaggio di teakwondo o lotta libera.
Felice, Paola Berardino: “Noi non cerchiamo i bravi. Noi cerchiamo i pigri. I ragazzi che passerebbero la domenica incollati al televisore e invece vengono qui a scoprire che magari gli piace arrampicarsi o giocare a beach badminton”.
Il palio si è fatto in tre. Oltre al palio dei portatori, si è disputato il palio delle parrocchie e quello delle scuole. Fra le parrocchie ha vinto la San Vito di Capaccio, il palio delle scuole se lo è aggiudicato il Liceo Da Procida. C’è poi stata la sfida ludolinguistica, vinta per le scuole medie dall’Istituto Comprensivo Moscati di Pontecagnano Faiano, per le superiori dal Liceo De Santis, per le parrocchie dalla parrocchia di San Benedetto di Pontecagnano Faiano.
Il tutto schierando anche atleti tesserati delle tante federazioni sportive che hanno aderito all’evento. Fra questi, allievi, cadetti, ragazzi e juniores che si sono sfidati nel mach race di canottaggio della Canottieri Irno, e i giovani diversamente abili dell’ Irno e della romana Tevere Remo, che si sono contesi il 1° Trofeo Special Olympics San Matteo. Il tutto con il supporto tecnico- sportivo del Circolo Canottieri Irno.
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