«Leggo dichiarazioni lesive della mia onorabilità e della mia attività di sindaca – afferma la prima cittadina di Battipaglia -, in merito al presunto incarico al prof Francesco Forte per la redazione del Puc.
Questi personaggi parlano senza cognizione di causa. Non capisco di cosa si stia parlando allorquando nessun atto amministrativo che avalli le congetture di qualche personaggi politico battipagliese, è stato adottato.
Come sindaca sto incontrando vari professionisti per una sorta di indagine essendo venuta meno l’opzione dell’architetto De Notaris della Provincia di Salerno, prima di avviare le procedure per la selezione del professionista che si occuperà della redazione del nuovo Puc di Battipaglia che avverrà esattamente come prescrive la normativa.
Credo si sia passato ogni segno, ormai siamo arrivati alla illazione, alla insinuazione ed alla logica del sospetto preventivo. Evidentemente è questa la politica cui questi personaggi sono abituati e che è esattamente quella che ha bloccato Battipaglia negli ultimi decenni. Continuano a non capire che questo tipo di politica, vecchia, ammuffita, fallimentare, è stata letteralmente spazzata via a luglio del 2016, se ne facciano una ragione.
La stagione politica di questi personaggi è miseramente chiusa travolta dal fallimento e dai voti dei cittadini di Battipaglia. Se qualcuno pensa di poter condizionare, o di frenare l’azione politica di questa amministrazione, stia sereno, ha sbagliato ancora una volta ed ancora una volta verrà politicamente bocciato.
Noi non ci facciamo intimidire da nessuno. In sede legale valuteremo con gli avvocati le opportune azioni a fronte del ripetersi di parole fuori luogo su questi temi. In sede politica ed amministrativa voglio rassicurare i paladini di questa modalità disgustosa di fare politica: state tranquilli, questa amministrazione comunale, vi piaccia o no, il procedimento per la approvazione del Piano Urbanistico Comunale, lo avvierà e lo porterà a compimento dotando Battipaglia di uno strumento urbanistico di programmazione che la città aspetta dal 1972, lasciandovi nel vostro livore, nella vostra cultura del sospetto e nella vostra politica del “bloccare comunque la città”. Roba che non ci appartiene e che non appartiene a Battipaglia».