La vicenda è stata ricostruita dall’accusa, condotta dal Vpo Pietro Bassi, che ha chiesto la condanna a un anno e 4 mesi, oltre 600 euro di multa. Il difensore, l’avvocato Busellu, ha chiesto l’assoluzione perché “innocente”, mentre il legale del Comune, l’avvocato Valentina Sgroi, ha invocato una condanna esemplare in base a quanto emerso durante il processo.
Secondo quanto ricostruito in aula lo stradino del Comune brianzolo timbrava e dopo poco tempo abbandonava il posto di lavoro. Infatti – secondo gli inquirenti – timbrava alle 7 del mattino per prestare servizio tra strade e giardini, poi si occupava di tutt’altro, anche delle vicende di casa sua.
Le accuse risalgono al periodo fra giugno e novembre 2014, quando sono scattate le segnalazioni del Comune di Cernusco Lombardone. I carabinieri di Merate per due settimane hanno pedinato lo stradino, documentandone le attività illecite ed estranee ai suoi compiti in municipio.
Il dipendete era stato punito con un procedimento disciplinare e sospeso dal lavoro per dieci giorni, quindi è tornato regolarmente in servizio. Ieri dopo una breve camera di consiglio il giudice Salvatore Catalano lo ha assolto. In aula era presente anche il sindaco Giovanna De Capitani che ha commentato: “Sono senza parole, c’erano prove documentali e non riesco a capacitarmi dell’assoluzione. Vedremo le motivazioni”.
FONTE Ilgiorno.it
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