Calcioscommesse, tra gli indagati anche Di Napoli e Grassadonia

Stampa
Trenta indagati. Cinque sarebbero calciatori ancora in attività. Il resto è tutto il mondo di mezzo tra professionisti, ex giocatori e allenatori, scommettitori illegali del pianeta calcio. Al centro le “combine” che si sarebbero verificate nel Girone C di Lega Pro tra il 2015 ed il 2016 su almeno quattro partite – quantomeno sospette – giocate dall’Acr Messina.

E’ alla svolta decisiva la blindatissima inchiesta sul Calcioscommesse aperta dal sostituto procuratore Messina Francesco Massara a marzo scorso, quando la Guardia di Finanza eseguì perquisizioni e sequestri a tappeto in studi professionali e abitazioni private della città. Una “bomba” giudiziaria che andò a deflagrare nel mondo del pallone non soltanto siciliano ma nazionale, con le evidenti ripercussioni create.

Al centro di tutto secondo la Procura l’ex calciatore Arturo Di Napoli, in arte “Re Artù”: ed è proprio questo il nome in codice che magistratura e investigatori hanno dato all’inchiesta, adesso a quanto pare giunta alla conclusione dopo sette mesi di accertamenti e verifiche.

E dopo le indagini che i finanzieri hanno portato avanti in questi ultimi mesi sui documenti sequestrati a marzo e su altre piste parallele, ci sono almeno quattro nomi “eccellenti” che fanno parte del novero degli indagati, con la contestazione a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva, truffa e alterazione dei risultati sportivi prevista nella normativa calcistica di riferimento.

Si tratta dell’ex vice presidente dell’Acr Messina, Pietro Gugliotta, degli ex allenatori del sodalizio peloritano Gianluca Grassadonia – attualmente tecnico della Pro Vercelli in Serie B –  l’ex centrocampista peloritano Carmine Giorgione oggi in forza all’Albinoleffe.

Sarebbe stato in concreto “predeterminato” il risultato, con l’effettuazione di scommesse sportive, anche impegnando forti somme, ovvero migliaia di euro, provocando profitti illeciti con danni rilevanti per i gestori delle agenzie di scommesse.

Quattro le partite finite nel mirino degli investigatori con il sospetto che il risultato delle gare fosse predeterminato. In particolare si tratta di Casertana-Messina, 4-1 del 21 dicembre 2015; di Messina-Martina Franca, 3-0 del 9 gennaio 2016; di Messina-Benevento, 0-5 del 16 gennaio 2016. Tutte ebbero un’eccellenza di puntate, con danno alle agenzie di scommesse.

La Federbet, organismo di controllo che riceve i dati dalle varie agenzie e attraverso un grafico rileva il flusso delle puntate – grafico che, in caso di anomalie, s’impenna – per quelle partite ebbe, appunto, rilevata l’anomalia. Da qui la denuncia alla Procura di Messina, che avviò inchiesta. In prima battuta furono 40 gli indagati, oggi, a chiusura indagini, sono 30.

Commenta

Clicca qui per commentare

Moderazione dei commenti attiva. Il tuo commento non apparirà immediatamente. I commenti di questo blog non sono moderati nella fase di inserimento, ma Salernonotizie si riserva la facoltà di cancellare immediatamente contenuti illegali, offensivi, pornografici, osceni, diffamatori o discriminanti. Per la rimozione immediata di commenti non adeguati contattare la redazione 360935513 – salernonotizie@gmail.com Salernonotizie.it non e’ in alcun modo responsabile del contenuto dei commenti inseriti dagli utenti del blog: questi ultimi, pertanto, se ne assumono la totale responsabilità. Salernonotizie.it si riserva la possibilità di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l’ora e indirizzo IP del computer da cui vengono inseriti i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Salernonotizie.it non è responsabile del contenuto dei commenti agli articoli inseriti dagli utenti. Gli utenti inviando il loro commento accettano in pieno tutte le note di questo documento e dichiarano altresì di aver preso visione e accettato le Policy sulla Privacy.