Nessuna tecnologia, anche la più avanzata può essere sbandierata come garanzia, fino a quando abbiamo a che fare con gestioni approssimative degli impianti e fino a quando non si garantiscono forme di controllo democratico da parte degli stessi enti territoriali e di comitati di cittadini deve essere chiaro a tutti che stiamo parlando della salute pubblica. La nostra non è una battaglia campanilistica, essa parte dalla conoscenza di ciò che è avvenuto sul nostro territorio in questi anni, ed anzi poiché crediamo del dialogo.
Invitiamo già da ora il vicepresidente Bonavitacola al convegno che questa amministrazione intende organizzare su questi temi intendendo discutere con istituzionali, forze politiche e sociali, comitati e singoli cittadini, sulla situazione del territorio di Battipaglia dal punto di vista ambientale. Per questo l’amministrazione comunale di Battipaglia sarà in piazza insieme ai cittadini per dire no all’impianto di compostaggio. Protestare è un dovere a cui io come sindaca non posso e non voglio sottrarmi quale garante della salute pubblica nella mia città. Ma c’è di più, la nostra azione non si fermerà alla marcia pacifica ma continueremo a chiedere in tutte le sedi istituzionali e con tutti gli strumenti a nostra disposizione che si riveda una decisione che oltraggia un intero territorio e i suoi cittadini. Non arretreremo».