Morti per un
risotto. E’ l’assurda sorte di due coniugi, deceduti dopo aver ingerito un primo piatto condito con quello che sembrava (ma non era)
zafferano. Inizialmente era parso un infarto. Ma l’autopsia sul corpo di Giuseppe Agodi, deceduto lo scorso 1 settembre in Trentino, parla chiaro. A uccidere l’ex cancelliere del giudice di pace di Cavarzere e Cona (Venezia), 70 anni, è stata la
colchicina, erba velenosa molto simile allo zafferano che la coppia, in vacanza a Folgaria (Trento), aveva raccolto e usato per la preparazione del piatto.
A riaprire la vicenda è stata la morte della moglie Lorenza Frigatti, 69 anni, colpita da un malore pochi giorni dopo il marito e morta ieri, il 18 settembre. Quando la donna è arrivata in ospedale a Piove di Sacco (Padova), i medici hanno notato i sintomi dell’avvelenamento e hanno chiesto alla Procura di disporre l’autopsia del marito. L’esame del medico legale Massimo Montisci non lascia spazio a dubbi: una pianta raccolta per sbaglio in montagna e un ‘errore’ fatale nella preparazione della pietanza.