«Probabilmente – ha detto il presidente della Fondazione Modigliani, Fabrizio Checchi – potremo protrarre la nostra permanenza fino alla metà di novembre, in concomitanza con l’inizio di Luci d’Artista. Allo stesso tempo, potrebbe esserci anche la possibilità di esporre presso il Tempio di Pomona; per questo stiamo dialogando con la Curia, al fine di verificare la fattibilità dell’iniziativa».
Curatore della mostra è Patrizio Caporro che ha spiegato qual è l’obiettivo dell’esposizione: «Sono presenti opere di Dalì, Arman, Warhol ma l’obiettivo è quello di andare oltre l’intenzione dell’artista e di far sì che sia il visitatore a compiere un vero e proprio viaggio, conferendo – autonomamente – un significato personale alle opere».
Tre sono le sezioni principali in cui si “suddivide” “Antròteo”: la prima è quella dell’Ego, le cui opere sono contraddistinte da una cornice nera. «E’ la porzione più antica – dice Caporro – Quella nella quale l’uomo riconosce solo se stesso, senza cultura appresa». La seconda sezione è quella dell’Espressione, contraddistinta dalle cornici grigie: «Si tratta del momento in cui l’uomo supera l’Ego ed entra in relazione con l’altro». Infine, la Trascendenza – con le opere racchiuse in cornici bianche – rappresenta tutto ciò che è oltre, che poi si traduce, ad esempio, nella religione, nella politica.
«Le opere in esposizione – ha spiegato ancora il curatore Patrizio Caporro – possono essere “intercambiabili” di sezione: questo dipende, appunto, sempre dalla percezione che ne ha il visitatore e dalla lettura che ne dà».
Presenti in conferenza stampa anche il vicepresidente della Fondazione Amedeo Modigliani, Sergio Bernardi, e il direttore Luca Antonini.
Orari di apertura della mostra
Tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 22
Sarà possibile organizzare anche visite di gruppo rivolte a scolaresche o associazioni.
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