Tre gol (Koulibaly, Callejon e un eurogol di Mertens) e il vantaggio di de Vrij era già ribaltato, una dimostrazione di forza, completata dal 4-1 di Jorginho su rigore a tempo scaduto, che fa capire come questo potrebbe essere davvero l’anno buono per la squadra di Maurizio Sarri.
Anche se nel duello con la Juventus il tecnico partenopeo glissa e ironizza: “Siamo ancora al 12% del campionato, come se in una maratona avessimo fatto solo 3 chilometri. Questa classifica ancora non mi dice niente. Oggi sono punti importanti e che ci fanno piacere, poi bisogna archiviare subito, perché tra 72 ore siamo di nuovo in campo. Ma questa vittoria è un bel segnale”.
La grande bellezza di questo Napoli è proprio racchiusa nel gol di Mertens. “Un gol emozionante, il ragazzo continua a crescere. Lui come Maradona? Non scomodiamo Diego, dico che in questo momento Mertens sta diventando un fuoriclasse”, spiega Sarri, ammettendo candidamente che “da parte mia è stata anche una botta di fortuna perché dovevo sostituire Milik lo scorso anno: dispiace che il ragazzo lo abbia scoperto solo a 28 anni, altrimenti sarebbe stato un campione di livello mondiale per anni e anni”.
Un Sarri che nonostante il parziale di 1-0 per la Lazio non ha mai dubitato: “Non avevo brutte sensazioni nel primo tempo – conclude il tecnico partenopeo -. Abbiamo preso gol su una palla sporca, ero tranquillo che la gara si potesse ribaltare. Stiamo facendo qualcosa di buono, questa è una squadra che quando prende in mano il pallino del gioco, prende il pallone e si diverte”.
La rete dell’1-2 che vale i tre punti è arrivata però da José Maria Callejon: “Era una partita difficile – ha spiegato lo spagnolo – ci stavano mettendo in difficoltà ma nel secondo tempo siamo usciti bene e abbiamo fatto il nostro gioco.Mertens? É consapevole di essere forte. Ci dà tantissimo, e deve continuare così. Scudetto? Noi vogliamo stare lì e fare bene di partita in partita. Troppo presto per dire fra chi sarà la lotta finale”.
Mastica amaro Simone Inzaghi, complici anche tre infortuni in difesa (Bastos, Basta e de Vrij) che preoccupano anche per l’immediato futuro: “Dispiace perché davamo più sensazione noi di poter segnare – spiega il tecnico biancoceleste – nel primo tempo eravamo stati noi i migliori e con quel coraggio avremmo vinto noi”.
“Gli infortuni? Il più grave sembra Basta, vedremo Bastos e de Vrij. Cercheremo di recuperare qualcuno, anche dopo la sosta, in questo momento siamo in grande emergenza, dovrò inventarmi qualcosa. Ricorrere al mercato degli svincolati? Probabilmente, assieme alla società vedremo ma non è semplicissimo”.