Tra due ali di folla le statue di San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII e dei santi martiri Ante, Gaio e Fortunato hanno attraversato le strade della città accompagnate dal calore della gente e da tre bande musicali.
Quest’anno l’allestimento delle statue ha fortemente richiamato il mare, con una vela spiegata fatta di gerbere bianche per la statua di San Matteo e delle vere e proprie vele in tela per i santi martiri.
Dopo che nell’atrio del Duomo è stata recitata la preghiera del portatore e impartita la benedizione ai simulacri schierati uno di fianco all’altro, è iniziata ufficialmente la processione. Alla guida del corteo don Michele Pecoraro e don Biaagio Napoletano. Non c’era monsignor Luigi Moretti fermato da un fastidioso ma non grave problema di salute. Mons Moretti ha dato il via alle celebrazioni e concluso dal Duomo la processione.
Al seguito della processione, il vicesindaco Eva Avossa in rappresentanza del Comune, e le massime autorità religiose, politiche e militari.
La prima sosta in piazza Portanova, dove si è tenuta la preghiera per gli ammalati e il mondo del volontariato, poi un momento di preghiera all’incrocio tra corso Garibaldi e Via dei Principati. Terza sosta di preghiera sul Lungomare per la gente del mare, per il mondo del lavoro e per i profughi che hanno perso la vita in mare.
Da lì la processione ha raggiunto piazza Largo Campo dove sono stati fatti volare decine di palloncini con i colori di Salerno con l’esplosione di alcuni fuochi pirotecnici. Accompagnata dai fedeli, la processione è stata accolta al Duomo dall’arcivescovo Luigi Moretti.
Non è mancata la tradizionale e suggestiva corsa sulle scale del Duomo e la rotazione completa delle paranze davanti alla balaustra prima di rientrare in chiesa per la messa nella cripta. Poco prima di mezzanotte i fuochi a mare anche se un imprevisto tecnico ha ritardato lo spettacolo pirotecnico di circa mezz’ora sul programma