Il primo viaggio è partito dalla stazione di Napoli Centrale: si è trattato del primo dei 14 organizzati nel 2017 da Fondazione FS (Gruppo Ferrovie dello Stato) e Regione Campania per raggiungere Pietrelcina ed i luoghi di San Pio a bordo di vetture d’epoca (carrozze “Centoporte” e “Corbellini”) – che prevede una formula particolarmente apprezzata dagli amanti del turismo slow (viaggi lenti in percorsi ormai abbandonati che consentono di rivivere atmosfere di tempi passati).
Obiettivo congiunto dell’iniziativa – che prende il via dal Protocollo di intesa siglato a marzo da Regione Campania, MIBACT, Rete Ferroviaria Italiana e Fondazione FS Italiane per la riattivazione della linea storica Napoli-Pietrelcina-Boscoredole (in Molise) – è valorizzare un patrimonio per lo più sconosciuto al turismo di massa, con proposte culturali ed artistiche di alto livello.
A bordo, ricorda una nota diffusa alla stampa, anche il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca; il consigliere del presidente per la realizzazione della ferrovia Napoli-Bari, Costantino Boffa; il sindaco di Benevento, Clemente Mastella; il presidente di Coldiretti Campania, Gennarino Masiello; il presidente della Fondazione FS, Mauro Moretti; il direttore della Fondazione FS, Luigi Francesco Cantamessa; il prefetto di Benevento, Paola Galeone; l’arcivescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca; ed i rappresentanti provinciali delle Forze dell’Ordine.
La Campania è particolarmente ricca di luoghi religiosi e pensiamo di attivare altri percorsi turistici. Un flusso religioso ed economico che consentirà a tanti giovani di lavorare e restare in Campania. Assumiamo oggi anche un altro impegno con il sindaco Mastella. Organizzeremo una seconda corsa del treno, e non solo una come previsto, con tappa turistica a Benevento. Un impegno che ci costerà 70mila euro, in un clima di grande amicizia e soddisfazione, accogliendo nel cuore i valori di Padre Pio”.
Domenico Masone, sindaco di Pietrelcina, ha voluto ringraziare “in particolar modo i sindaci sanniti, a partire da Clemente Mastella, per la coesione e per la fiducia. Insieme, hanno voluto che il Comune di Pietrelcina diventasse capofila di questo progetto così ambizioso. Oggi parte la ricostruzione del nostro territorio ed inizia una nuova fase di sviluppo economico e turistico.
L’arrivo del treno storico, che dovrebbe fermarsi in tutti i territori coinvolti, è frutto di una importante sinergia istituzionale con Regione Campania, MIBACT, Enti, Fondazione FS ed RFI. La nostra comunità si è affezionata al presidente De Luca ed oggi è una giornata d’amore che celebra anche la festa di San Pio in tutto il mondo. L’emozione di sentire il treno arrivare nella stazione di Pietrelcina dopo tanti anni mi ha commosso. Adesso arriva il compito più difficile: mettere da parte i campanilismi locali e condividere un unico modello di sviluppo”.
Per Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario Infrastrutture e Trasporti, la “riattivazione della linea ferroviaria, è motivo di orgoglio per tutto il Sannio e consentirà all’intera regione di raggiungere Pietrelcina con orari comodi. Speriamo sia solo il tassello di un grande mosaico. Anche per ragioni storiche, è giusto che la linea prosegua fino a Morcone, seguendo proprio l’itinerario del Santo, per poi raggiungere il Molise e Sulmona. Auspico che la stazione di Pietrelcina non sia un arrivo ma un transito, per proseguire negli altri territori sanniti”.
Mauro Moretti, presidente Fondazione FS, ha posto l’accento sulle “migliaia di turisti che vogliono fare visita a questo luogo sacro, che ha conservato una integrità ed una semplicità così rara, e che avranno la possibilità di conoscere l’autenticità di Pietrelcina e lo spirito di Padre Pio. Una perla che andava recuperata e che oggi mettiamo con orgoglio nella corona della Fondazione FS, sempre alla ricerca delle meraviglie storiche che il nostro territorio può offrire. Pensiamo anche a pacchetti turistici, parziali o composti, per consentire a tante persone di conoscere Benevento e Pietrelcina”.
Luigi Francesco Cantamessa, direttore Fondazione FS, ha definito la giornata “storica: basti pensare che risale al 1881 il primo fischio del treno a Pietrelcina, al 1883 l’attivazione della linea ferroviaria fino in Molise e al 2013 l’ultimo treno arrivato in questa stazione. Da allora, solo incuria e abbandono.
Questi binari, un tempo arrugginiti, oggi tornano ad essere verdi. Proprio in questo luogo, nel 1903, il Santo aspettava il treno per Morcone. Anche fisicamente, dunque, possiamo dire che è il treno di Padre Pio. Le prossime tappe di questo progetto saranno Morcone e gli altri territori sanniti per ricollegarci poi all’itinerario transappenninico fino a Roccaraso. Il 9 agosto è stata approvata la legge sulle ferrovie storiche che si propone di tutelare, come bene storico e artistico della nazione, le linee abbandonate. Abbiamo il dovere di consegnarle ai nostri figli come i nostri nonni ce le hanno lasciate”.
Infine, l’Arcivescovo Felice Accrocca, prima della solenne benedizione, ha detto che “il treno favorisce le comunicazioni ma dobbiamo ridurre anche le distanze tra le persone, altrimenti rischiamo di essere a due metri ma separati da un muro. Padre Pio ed i Santi hanno avuto la capacità di tenderci la mano. Questo pezzo di ferrovia ci aiuti a creare nuovi tracciati e a costruire ponti fra le persone”.