Il sindaco, che io conosco e stimo come persona perbene e prudente, penso abbia interpretato o riferito male quanto da me comunicato. Ho ribadito la mia volontà di sentirmi libero da costrizioni mentali e politiche e di voler votare liberamente ogni atto sulla base del programma politico e della sua validità. Questo non significa dover votare tutti gli atti a prescindere».
Un annuncio questo che mette in serio pericolo i numeri della maggioranza, retta, al momento, da un solo membro in più rispetto alla minoranza. Anzi, su questo punto Bove è stato esplicito. «La maggioranza – puntualizza il consigliere comunale – non esiste più, esiste forse un gruppo che amministra, ma i numeri consiliari non parlano di maggioranza.
Il voto determinante si ha solo grazie all’appoggio di chi è entrato in consiglio tra le fila dell’opposizione. A questo punto, in considerazione del fatto che non si è stati in grado di portare avanti un progetto politico o quanto meno di riprogrammarlo in corsa, con una maggioranza forte e determinata a risolvere le grosse problematiche del quale il comune è investito, è opportuno che si abbia il coraggio di rimettere la parola agli elettori andando al voto».