Il prodotto sottratto al mercato nero, dal valore stimato di circa 6.000 euro, sarebbe stato posto in vendita tramite pescherie compiacenti.
All’alba del 22 settembre scorso, i finanzieri, a seguito di attività informativa, rinvenivano nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, un locale abusivo, al cui interno erano installati, perfettamente funzionanti, un impianto di stoccaggio e raffrescamento di frutti di mare nonché apparecchiature per il confezionamento del prodotto ittico da destinare alla vendita a pescherie del territorio napoletano.
Le attività, svolte con il prezioso ausilio del personale tecnico-sanitario della ASL NA 1 Centro, consentivano di appurare che l’impianto era privo di qualsiasi autorizzazione, le condizioni strutturali e igienico-sanitarie del locale erano precarie e, infine, il prodotto ittico, in cattivo stato di conservazione, risultava assolutamente non idoneo al consumo umano.
Il controllo si concludeva con il sequestro di tutto il prodotto ittico rinvenuto, perché privo di qualsiasi requisito igienico-sanitario – e quindi potenzialmente pericoloso per la salute pubblica – oltre che del locale e delle attrezzature, mentre il responsabile veniva denunciato, a piede libero, alla competente autorità giudiziaria.
I frutti di mare sottoposti a provvedimento cautelare, ancora vivi e vitali, sono stati distrutti mediante rigetto ed affondamento nelle acque profonde del golfo di Napoli, avvalendosi di un’unità navale del Corpo.
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