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Il toro da monta non è fertile e non ingravida le bufale, condannata azienda

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Il toro da monta non fa il suo dovere non riuscendo ad ingravidare una mandria di bufale l’azienda che lo aveva acquistato ha chiesto i danni. I fatti risalgono alla fine degli anni ottanta.

Ad agosto scorso la Corte d’Appello di Salerno ha dato ragione all’azienda seguiti dallo studio legale degli avvocati Franco e Arnaldo Miglino. Quasi 28 anni dopo il fatto è arrivata la sentenza.

Il toro «non era affetto da impotentia coeundi , tant’è che si accoppiò regolarmente con le bufale, ma da impotentia generandi , che gli impedì di ingravidare».

A darne notizia il quotidiano La Città.   a convincere il titolare dell’azienda a prendere l’animale furono le caratteristiche della madre – denominata Apocalisse – che aveva una buona carriera produttiva nella produzione di latte e un buon punteggio morfologico. Tutto sembrava andare per il verso giusto.

L’animale immesso nel branco non risparmio le sue attenzioni verso quelle 63 bufale dell’azienda ma non riuscì mai a ingravidare la mandria di bufale scatenando le ire degli acquirenti dell’animale che denunciarono l’azienda agricola che glielo aveva venduto

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