“Ma è mai possibile, nel ventunesimo secolo, morire per andare a caccia come è successo al cacciatore ucciso dall’amico a Vibonati, nel salernitano?”
A chiederselo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “questo, come altri episodi, dimostrano l’inesperienza nell’uso delle armi che contraddistingue molti cacciatori che, oltre a fare strage di animali, anche quelli protetti in alcuni casi, a volte, ammazzano anche i loro compagni di caccia”.
“E dire che, proprio nel salernitano, la Coldiretti aveva chiesto l’ampliamento della stagione venatoria che, invece, va ridotta anche per evitare il rischio di altre morti assurde come questa” ha aggiunto Borrelli per il quale “quest’anno, che ci sono stati incendi e siccità a decimare la fauna selvatica, sarebbe opportuna una riduzione del periodo in cui è possibile sparare, ma anche una drastica riduzione delle aree, estendendo i divieti già previsti dalla legge nazionale nelle zone percorse dal fuoco”.
ma che dite!!!! va ridotta per evitare morti!!! questi sono cacciatori inesperti e incapaci, punto.!!!!
Diciamo invece che, come per chi inizia a guidare, il cacciatore dev’essere affiancato per almeno 3 anni da uno esperto che gli dice come muoversi . ma si basta, chiudiamola sta caccia in Italia ed evitiamo che questi persone, con le salate tasse venatorie, ingrassino le casse della Regione in modo cospicuo. Andassero ad arricchire i paesi esteri Romania, Albania e Spagna in primis.
ma i verdi-gli ambientalisti-gli animalisti che beneficio economico portano alle casse dello stato? nessuno anzi portano solo surplus di debito publico per gli introiti che la politica elargisce loro per le loro inutili associazioni,ma si chiuda una volta e per sempre questa tiritera della caccia che tanto in italia e’ rimasta solo di nome e di tasse per il resto se non si va all’estero e’ tempo e denaro sprecato.