Il provvedimento scaturisce da un’indagine dei Carabinieri, delegata dalla Procura salernitana, che ha permesso di riscontrare, anche attraverso accertamenti tecnici su telefoni cellulari in uso alle vittime, la denuncia sporta dai genitori di due fratelli, all’epoca dei fatti contestati minori degli anni 14, indotti dal 50enne a subire e compiere atti sessuali avvenuti fra Battipaglia, paese d’origine del nucleo familiare, ed alcune località del Cilento, fra la primavera del 2015 e l’estate del 2016.
Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato rinchiuso nel carcere di Regina Coeli.