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Legge antimafia: De Luca, barbarie e regalo a criminalità

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Con la nuova legge antimafia “abbiamo fatto un passo gigantesco verso la barbarie”.

Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Lira Tv, definendola “una legge inutile che avrà un effetto contrario a quello che si propone.

E’ un regalo alla mafia e alla camorra perché si trasformerà in una distrazione dalla lotta alla criminalità organizzata per le scartoffie e le procedure e si perderà tempo con i patrimoni”.

De Luca ha sottolineato ironicamente che “tra i punti più qualificanti della legge si segnala che un indiziato può essere sottoposto al sequestro dei suoi beni in via preventiva. Sequestrano una casa o un’azienda così. Follia totale. Bisogna costituire un organo ad hoc in sede distrettuale e definire le competenze, questo è un circo non la patria del diritto.

Penso a magistrati impegnati in scartoffie più che nella distruzione di poteri criminali, pensate le difficoltà dei magistrati davanti ad articoli fumosi sul sequestro preventivo dei beni. Tra le osservazioni sulla demenzialità emerge l’articolo 3: si starà per anni dietro al sequestro preventivo”.

La nuova legge antimafia “è propaganda politica, sostanzialmente una truffa ai danni dei cittadini italiani, una violazione dei principi elementari di civiltà politica”. Lo ha detto Vincenzo De Luca nel suo intervento settimanale su Lira Tv. “Queste cose – ha aggiunto – danneggiano innanzi tutto la magistratura seria, poi c’è chi pensa più alla pubblicità che al diritto e che non può fare serenamente il suo lavoro”.

De Luca ha allargato la sua critica all’attività del Parlamento: “Tutte le leggi promosse dal Parlamento negli ultimi tempi – ha detto – sono un monumento di distruzione della grammatica e della sintassi. Pensiamo alla differenza tra reato di mafia e altri reati come quelli degli stalker, dei corrotti. Raddoppiamo le pene, sì, ma facendo i processi.

Se equipari la mafia e la camorra allo stalker fai una cosa demenziale. L’associazione mafiosa e camorristica è differente, la mafia spara, si sostituisce allo stato, inquina l’economia del paese. Questa è la gravità estrema, la stessa prevenzione non puoi applicarla allo stalker”.

“Un aspetto dell’imbarbarimento del Paese – ha aggiunto De Luca – è dovuto ad alcune leggi che sono inutili o dannose. Per anni siamo andati avanti oscillando tra due estremi: l’ipocrisia e l’opportunismo delle classi dirigenti e dall’altra l’aggressione mediatica tendente a dimostrare che chi ha responsabilità politiche è un cialtrone.

L’Italia resta il Paese dove diventa difficile affermare il merito, vedi la vicenda degli universitari: in questo quadro una persona perbene non si metterà ad amministrare un ente con il pericolo di rovinare la sua vita”.

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