“Con tutto il rispetto per le funzioni religiose e per il valore che hanno per i credenti, non ci saranno conseguenze particolarmente gravi se le si esercitano con qualche minuto di ritardo necessario a trovare un posto per la macchina, così come non si capisce per quale motivo l’auto di un Magistrato debba essere parcheggiata in modo tale da rendere difficile l’ingresso e l’uscita a chi vive o lavora in un palazzo” hanno continuato Borrelli e Simioli per i quali “guardando le foto postate su fb dal giornalista Peppe Iannicielli, il foglietto apposto dal sacerdote per giustificare il parcheggio selvaggio è plastificato, il che fa pensare che parcheggiare in modo selvaggio sia una consuetudine”.
“Sia per il Sacerdote che per il Magistrato sarebbero auspicabili richiami ufficiali da parte del Cardinale Sepe e da parte del Procuratore capo di Napoli che dovrebbero stigmatizzare comportamenti diseducativi” hanno concluso Borrelli e Simioli per i quali “questi comportamenti sono la dimostrazione che, a parole, tutti si lamentano del parcheggio selvaggio e dei parcheggiatori abusivi, ma, poi, nei fatti, tutti si comportano allo stesso modo, anche la cosìddetta borghesia, alcuni esponenti delle istituzioni laiche o religiose o chi dovrebbe dare il buon esempio”.
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