I sopralluoghi effettuati dai tecnici del Genio Civile e del Comune hanno confermato la gravità della situazione, attestando la presenza di ostruzioni dovute a detriti e vegetazione in ampi tratti dei canali interessati, e tali da intasare il deflusso delle acque col rischio di smottamenti e allagamenti. E’ stato così redatto un verbale di somma urgenza, con indicazione delle opere a realizzarsi per il ripristino della normale funzionalità degli alvei, che ha consentito di accedere con immediatezza ad euro 60.000 di finanziamento a carico della Regione Campania. I lavori sono già cominciati ed avranno una durata presumibile di 30 giorni, al termine dei quali potrà considerarsi ripristinato l’ordinario assetto delle strutture inerenti il decorso delle acque meteoriche, e scongiurato il relativo pericolo per la pubblica e privata incolumità.
Se ne può concludere che gli organi politici e quelli tecnici hanno questa volta operato all’unisono ed in concordia di intenti, allo scopo di garantire la sicurezza dei cittadini e del territorio, rispetto ad eventi che in un passato anche recente si sono manifestati in tutto il loro drammatico potenziale di morte e distruzione. E’ evidente, peraltro, che altrettanta responsabilità devono assumersi i cittadini nell’esprimere tutto il senso civico occorrente alla conservazione e al buon funzionamento delle opere: tra i detriti rinvenuti, difatti, non mancavano quantità significative di rifiuti sia agricoli che inorganici, di arborescenze residue, di palificazioni dismesse, addirittura di blocchi cementizi completamente ostruttivi dei canali.
Si tratta di comportamenti irresponsabili e di estrema pericolosità, che espongono la comunità intera a conseguenze anche tragiche, e che vanno perciò assolutamente evitati. Insomma, se la politica fa la sua parte, altrettanto deve fare la società civile, in una logica di collaborazione e rispetto dei ruoli che è la premessa per il buon esito di qualsiasi azione amministrativa.
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