“La mia esigenza di cominciare a scrivere – ha ricordato – si è manifestata qualche anno fa, come risposta alla condizione della impossibilità di comunicare. Infatti, fin quando le mie corde vocali hanno reagito il contatto col mondo esterno seppure limitato dalla difficoltà, prima e impossibilità poi, di camminare, era diretto. Tu capisci l’importanza di qualcosa quando la perdi e io, perdendo la voce, ho visto il mio universo restringersi ancora di più ed ho visto uno scenario di solitudine e silenzio, che mi ha spaventato. Inizialmente sono stato male ma il mio carattere, su cui la malattia non ha inciso in verità, mi ha portato a reagire ed oppormi, a quel destino”.
Ed Antonio Tessitore si oppone mettendo in campo idee, per stimolare le Istituzioni, per sostenere la ricerca, per offrire soluzioni alle famiglie. “Tessitore è un esempio” ha detto Gaetano Amatruda, promotore dell’iniziativa, che ha aggiunto “noi seguiamo il percorso da lui indicato. Combattere sempre, per la dignità della persona, per la ricerca, per stimolare le Istituzioni. Sulla Sla e su tutte le battaglie che vanno combattute”.
Con l’autore Antonio Tessitore e con il giornalista Mario Pepe, coautore, ne hanno discusso Luca lamberti, imprenditore, Giovanna Di Giorgio, giornalista, e gli avvocati Fabio Mammone e Salvatore Memoli.
Toccanti gli interventi dei relatori. Memoli ha salutato “il cavallo selvaggio che è Antonio, un combattente coraggioso e vittorioso”. Per l’associazione ‘Andare Avanti’, che ha organizzato i lavori, i saluti del presidente Michele Romaniello e dell’avvocato Rosita Orlando, i due hanno sottolineato “Faremo altre iniziative cosi, siamo appena all’inizio. Ci apriremo sempre di più al volontariato, alle tematiche vere e concrete”. soluzioni