“Stiamo lavorando – ha sottolineato – per mantenere presidi nei territori”. De Luca ha fatto sapere che si sta puntando a “una ventina di posti letto in più agli Incurabili” e a una riorganizzazione con l’ospedale vecchio Pellegrini”. “Al Cto abbiamo riaperto il pronto soccorso ortopedico – ha aggiunto – poi si aprirà quello generale”.
“Al momento c’è un ritardo di un mese, ma entro novembre saremo pronti – ha concluso – Ci sono stati intoppi legati alla mobilità extra regionale, del personale che doveva venire da fuori e delle autorizzazioni dalle Asl di appartenenza”.
Piano ospedaliero senza questioni di parte
“Siamo impegnati ad approvare un Piano ospedaliero senza cedere a questioni di parte”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in occasione della presentazione di una nuova strumentazione tecnologica in ambito medico-chirurgico nell’Ospedale degli Incurabili, a Napoli.
“La sanità è stata considerata per decenni serbatoio di voti, dal centrodestra e dal centrosinistra – ha affermato – si è stati permeabili a situazioni e spinte di chi, di volta in volta, voleva tutelare dell’imbecillità, di chi vuole salvare privilegi”.
“Ora basta, questa storia è finita – ha aggiunto – Possiamo essere la prima regione d’Italia per sanità per le nostre eccellenze”. De Luca ha evidenziato che si sta lavorando anche sul fronte dei pagamenti. Ha ricordato che “nelle Asl non era informatizzato nulla”.
“Arrivano i medicinali e invece di registrare subito – ha sottolineato – passano mesi, passaggi manuali che servono a rubare”. “Ho una sola amarezza che deriva dal pensare a quanti decenni abbiamo perduto, un delitto – ha concluso – Ora dobbiamo fare una corsa per recuperare problemi che nel tempo si sono incancreniti nel tempo”.
De Luca,in 5 ore a Mef hanno fatto pulci a bilancio
“Siamo stati al Ministero dell’Economia per fare esame di riparazione”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in occasione della presentazione di una nuova strumentazione tecnologica in ambito medico-chirurgico nell’Ospedale degli Incurabili, a Napoli. “Un dirigente ministeriale ha letto il nostro bilancio voce per voce – ha affermato – ha fatto le pulci al documento”.
“Ci abbiamo messo 5 ore – ha aggiunto – è solo 5 minuti sono stati dedicati ai Lea”. “Si valutano i conti e non le prestazioni – ha concluso – questa è l’ultima occasione che abbiamo per svoltare, altre non ce ne saranno”.