Tra le cinque vittime che saranno ricordate c’è Felice Della Calce che all’epoca aveva 44 anni ed era vigile urbano in servizio al comune di San Cipriano Picentino. Il 7 di settembre, 32 paracadutisti dell’esercito alleato, mandati in avanscoperta, si lanciarono da un aereo in volo su Castiglione. Felice della Calce, insieme con un sottufficiale dell’esercito italiano, un veneto che si chiamava Pietro Zuccchi, nascose i militari alleati, in maggioranza americani, nei boschi che sovrastano Castiglione, aiutato da un emigrante che era stato in America e faceva da interprete.
Nei giorni successivi allo sbarco, Felice Della Calce e Pietro Zucchi accompagnarono i paracadutisti a Pontecagnano dove si trovava, com’è noto, il comando delle truppe alleate. Sulla strada del ritorno a Castiglione, Zucchi e Della Calce furono fermati da un drappello di soldati tedeschi, forse messi sull’avviso da una spia, e fucilati sul posto, a due chilometri dal paese. La famiglia seppe dell’omicidio tre giorni dopo quando vennero ritrovati i corpi. Quello del sottufficiale Pietro Zucchi fu sepolto a San Cipriano Picentino e negli anni successivi i parenti traslarono la salma in veneto.
Alla famiglia Della Calce le autorità militari alleate espresso subito riconoscenza e gratitudine e successivamente alla vedova venne assegnata dallo Stato italiano la pensione di guerra. In vista della commemorazione, il figlio di Pietro Della Calce, Fortunato, che allora ave va 9 anni, ha cercato di rintracciare i parenti del sottufficiale veneto Pietro Zucchi, una ricerca ancora senza esito.
Le vittime che saranno ricordate sono 10:
Oltre a Felice Della Calce e Pietro Zucchi, ci sono:
Giuseppe Bottigliero, 17 anni;
Giovanni Cerra 46 anni;
Gabriele Plaitano 18 anni;
Vincenzo Russo, 19 anni;
Giuseppe Quaranta di 37 anni e suo figlio Nicola di 10;
Giovanni Iannone, 8 anni;
Giuseppe Barba e sua sorella Cristina, di 6 e 4 anni;.