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Al Teatro Italia di Eboli la nuova stagione teatrale

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Sarà Carlo Buccirosso, in scena con “Il pomo della discordia”, accompagnato da Maria Nazionale, ad aprire la stagione teatrale di Eboli, presso il Teatro Italia, che comprende 7 spettacoli, fino al 20 marzo, con la chiusura affidata a Biagio Izzo. La stagione teatrale è organizzata dal Cinema Teatro Italia, in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano ed il Comune di Eboli, che dallo scorso anno è ritornato a far parte del Teatro Pubblico Campano, dopo 5 anni di assenza. Si tratta di un circuito regionale teatrale, formato da Regione, Comuni ed Associazioni che nell’ambito della Regione Campania “promuovono e sviluppano la cultura e l’arte in tutte le sue forme, lavorando congiuntamente con chi ritiene il teatro di interesse culturale e sociale.

«La nostra stagione teatrale si inserisce nella rinascita culturale di Eboli degli ultimi due anni», ha detto il direttore del Teatro Italia, Vito Bufano, nella conferenza stampa di questa mattina. Poi il direttore di Teatro Pubblico Campano, Alfredo Balsamo, ha spiegato il ritorno ad Eboli dopo cinque anni: «Le sollecitazioni del sindaco Cariello e la disponibilità del Teatro Italia ci hanno riportati ad Eboli dopo qualche anno, arricchendo di contenuti culturali la città ed il territorio. In Campania aumenta la richiesta di eventi culturali ed Eboli risponde bene alle sollecitazioni della cultura, anche in questa occasione». Soddisfatto anche il sindaco, Massimo Cariello, presente alla conferenza stampa insieme con la consigliera Filomena Rosamilia. «La presenza del Teatro Pubblico Campano e del Comune di Eboli, con la disponibilità del Teatro Italia, sono una garanzia per la qualità degli spettacoli. Gli incassi non coprono spesso le spese, ma grazie all’intervento pubblico assicurato dal circuito regionale possiamo offrire il meglio ad Eboli ed al territorio. E’ un grande esempio di sinergia tra pubblico e privato per promuove la cultura, possibile perché il circuito reginale ha creduto ed investito nella nostra città».

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