Al di là della collocazione della partita, però, anche contro lo Spezia, nell’ultima gara casalinga disputata dai granata, i numeri non hanno entusiasmato, anzi si è toccato uno dei punti più bassi della gestione Lotito -Mezzaroma. Il dato registrato due settimane fa rischia di peggiorare domani. E’ evidente che l’attuale media rischia di diventare un’anomalia per l’Arechi. E’ per questo che occorre la classica scossa, che solo i risultati possono dare. La vittoria rimane l’unico rimedio per curare la fuga dall’impianto di via Allende, per combattere la pigrizia che spinge a lasciare il comodo salotto di casa e seguire la squadra dai gradoni dello stadio.
Solo con un filotto importante di risultati positivi la Salernitana potrebbe riaccendere l’entusiasmo granata. In questo senso, tocca alla squadra di Bollini scendere in campo sul serio e riconquistare tutti. Al di là del cosiddetto “zoccolo duro” della tifoseria, rappresentato in gran parte dagli ultras della Curva Sud Siberiano, sempre e comunque presente, anche fuori casa, al team granata spetta il compito di riportare tutti allo stadio. Il discorso non si limita al numero di presenze, tanto caro a Lotito. E’ l’entusiasmo l’ingrediente che manca, la voglia di gioire o soffrire assieme alla squadra dal vivo, non attraverso uno schermo, quella spinta che ti impone di aggirare anche l’ostacolo di un orario scomodo pur di essere presente. E’ per questo che adesso tocca agli uomini di Bollini trascinare i tifosi e meritarli.
Caro amico giornalista, la spinta per riaccendere l’entusiasmo, piu’ che da Bollito e la sua truppa, deve venire da Lotirchio e cognato. Facessero una squadra competitiva per la A e non ci sarebbe bisogno di accendere niente, anzi al contrario, si farebbe fatica a contenerlo, l’entusiasmo.
Marco